Bologna, 17 febbraio 2024 – Qualche anno fa, nel comune di Tivoli, alle porte di Roma, la polizia municipale fu chiamata a intervenire per mettere in sicurezza e togliere dalla strada tre cavalli.
Nessuno li reclamò mai e non si riuscì neppure a scoprire a chi potessero appartenere. Insomma, un chiaro caso di abbandono verso il quale l’amministrazione comunale tiburtina o tivolese che dir si voglia diede una risposta coraggiosa.
In pratica si fece carico del mantenimento degli animali e li affidò in custodia a un centro specializzato in provincia di L’Aquila. I tre animali, nel 2021, erano in realtà diventati quattro, grazie alla nascita di una puledra. Purtroppo nel 2022 ‘l’allegra compagnia’ si era di nuovo ridotta a tre a causa del decesso di uno degli animali.
In ogni caso, dal momento del loro ritrovamento, ogni anno, l’amministrazione paga per il mantenimento degli animali e proprio in questi giorni, con regolare determinazione dirigenziale, il Settore X – Politiche Ambientali e Sviluppo Sostenibile ha stanziato i fondi per pagare ‘le pensioni’.
Nella delibera si legge che ‘il servizio in argomento è a carattere continuativo, non può essere interrotto ai fini della salvaguardia e della tutela animale’.
Il che la dice lunga sul fatto che, finalmente, si pensi al benessere di questi cavalli anche in prospettiva.
Quindi, il Consiglio comunale ha deliberato i 13.359,00 euro necessari. E la vita dei cavalli di Tivoli può procedere serena grazie alla generosità e sensibilità della comunità che li ha soccorsi.
La storia dei cavalli di Tivoli richiama un po’ quella di San Carlo Canavese e di Pollenza e mostra che, per fortuna, c’è chi ha ancora una sensibilità rispettosa degli altri. Anche quando sono ‘solo’ dei cavalli abbandonati.