Roma, 30 settembre 2017 – Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal signor Ignazio Buitta, originario di Palermo ma che ha lavorato una vita all‘Istituto di Icnremento Ippico di Ferrara: la sua lettera è in merito alla questione delle scuderie fatiscenti dell’Ex-mattatoio al Testaccio, dove vengono ancora ricoverati i cavalli delle botticelle romane.
“Alla Redazione Cavallo Magazine& Sperone
In riferimento alla richiesta di rinvio a giudizio dei vetturini delle botticelle romane per mancata osservanza delle norme sul benessere animale, in quanto costringono ancora i loro cavalli nelle scuderie fatiscenti dell’ex Macello al Testaccio, .
Premetto che ricordo di avere in passato di già letto, sempre sul Vostro Cavallo Magazine, un articolo sul medesimo tema afferente la mancata disponibilità delle nuove scuderie site al Parco Villa Borghese in quanto sequestrate perché sprovviste dei necessari regolari permessi, etc.etc.
Mi domando e vi chiedo: non dovrebbe essere l’amministrazione pubblica che concede in uso i propri locali – siano essi abitazioni, magazzini, box e nel caso in argomento scuderie – a garantirne la fruizione e la relativa agibilità secondo i vigenti canoni di igiene, sicurezza pubblica e privata verso persone, cose, animali, dei locali di cui dispone il relativo l’utilizzo?
Se gli equini dei vetturini delle carrozzelle sono entrati nel Macello al Testaccio occupando i locali ad essi assegnati, avranno avuto le necessarie autorizzazioni dagli uffici preposti.
Forse il rinvio a giudizio sarebbe da indirizzare altrove, non ai vetturini, costretti ANCORA a utilizzare locali fatiscenti…
Cordiali saluti,
Ignazio Buitta”.
Riassumendo: chi ce li ha messi i cavalli, al Testaccio?…