Bologna, 27 marzo 2022 – Chiunque abbia frequentato qualche scuderia sa che la primavera è una stagione tutt’altro che semplice. C’è la rimessa in lavoro, le manutenzioni, la muta del pelo e… inizia la stagione degli insetti.
Che sicuramente sono fastidiosi ma questo, purtroppo, non è il loro aspetto più significativo.
Ce lo spiegano gli studiosi dell’Università di Liverpool che hanno condotto uno studio sulle patologie che possono passare ai cavalli (così come ad altri animali, uomini compresi) a causa delle punture di zanzare e altri insetti.
Un gruppo di queste patologie rientra nel capito degli ‘arbovirus’. Si tratta di malattie virali che vengono trasportate da zanzare e altri artropodi tra umani e/o animali.
Ma come funziona il contagio? Il virus si diffonde quando un insetto infetto punge una persona o un animale. Differenti arbovirus attaccano l’uomo e/o specifici gruppi di animali. Portando a segni clinici altrettanto vari.
Secondo lo studio di Liverpool, attraverso interviste dedicate è emerso che la maggior parte dei proprietari e gestori di cavalli non hanno idea delle malattie che possono ‘volare’ in scuderia a bordo degli insetti. Né quali sono i loro sintomi più evidenti o come comportarsi in casi di malattia conclamata.
Eppure, ci sono aree del mondo in cui molti degli arbovirus più noti sono oramai endemici, come Australia, Sudafrica o Stati Uniti. E questi virus di tanto in tanto ‘rialzano la testa’.
Nel tempo della globalizzazione, per parafrasare concetti estesi, ‘nessuno è un’isola’. Quindi, per quanto ci possano sembrare lontani, con la complicità dei cambiamenti climatici, questi insetti sono praticamente dietro alla porta. E con loro i virus che possono trasportare.
Chi sono, cosa fanno
Stabilito come viaggiano, proviamo a capire chi sono questi virus.
- West Nile (WNV)
- Encefalite virale Giapponese (JEV)
- Encefalite virale della Murray Valley (MVEV)
- Virus dell’Encefalite equina orientale (EEV)
- Virus dell’Encefalite equina occidentale (WEEV)
- Virus dell’Encefalite Venezuelana (VEEV)
- Virus del Ross River (RRV)
- Virus di Getah (Getah)
Nella tabella a seguire, gli studiosi hanno sintetizzato i segnali clinici più evidenti delle malattie derivanti da questi virus
E adesso la bella notizia. La diffusione di questi virus può essere arginata. Con una buona pratica di biosicurezza. Con programmi di disinfezione e disinfestazione. E soprattutto con i vaccini. O meglio con programmi vaccinali completi che incrocino gli elementi ambientali, la località e tantissimi altri fattori, sui quali i nostri veterinari sapranno darsi indicazioni preziose.