Parma, 4 aprile 2019 – I cavalli Bardigiani hanno una passione per l’understatement: zitti zitti, senza far tanto polverone di chiacchiere lavorano sodo e bene come sono abituati a fare da secoli.
La gente che sta loro a fianco, anche: basti guardare l’ottima riuscita del VI° Meeting dei centri che operano con il Cavallo Bardigiano, quest’anno incentrato sugli “Interventi Assistiti con gli Animali – (I.A.A.)”, tenutosi a Bardi sabato 30 marzo presso il Teatro Maria Luigia.
Il Meeting, organizzato dall’Ufficio Centrale del Libro Genealogico (L.G.) del Cavallo Bardigiano (Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna) e dal Lions Club Bardi Val Ceno, ha messo a confronto diverse realtà istituzionali e professionali per favorire la conoscenza e la diffusione delle Linee Guida nazionali e regionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali e per promuovere l’utilizzo del cavallo Bardigiano nell’ambito di tali attività.
I lavori del Meeting,, introdotti dal Sindaco di Bardi Valentina Pontremoli e dal Presidente del Lions Club Bardi Valceno Jean Marc Bacchetta, sono stati moderati dal Presidente della Commissione Tecnica Centrale (C.T.C.) del Libro Genealogico del Cavallo Bardigiano Luca Marcora.
La prima parte del Meeting è stata dedicata all’illustrazione delle norme che regolano la materia.
Particolarmente significativo è stato il contributo dei relatori istituzionali: Tommaso di Paolo del Ministero della Salute ha introdotto le LINEE GUIDA nazionali poi riprese da Annalisa Lombardini della regione Emilia-Romagna che ha illustrato il recepimento in ambito regionale.
Il Direttore del Centro di Referenza Nazionale I.I.A., Luca Farina oltre a contestualizzare l’educazione assistita con l’utilizzo degli equidi, ha illustrato un progetto sviluppato presso il penitenziario di Bollate a Milano, dove le attività di allevamento e cura dei cavalli all’interno del carcere sono funzionali al recupero sociale dei detenuti.
La seconda parte del Meeting è stata introdotta dalla relazione di Francesco Bonicelli della Regione Emilia-Romagna ma in rappresentanza del Ministero della Salute nella C.T.C del Cavallo Bardigiano e che, in qualità di responsabile del “Progetto ippoterapia” del Libro Genealogico ha presentato ai presenti le caratteristiche del Progetto medesimo, focalizzando l’attenzione sulle caratteristiche morfo-psico-attitudinali dei cavalli allevati in funzione di un loro impiego nelle I.A.A., illustrate nel dettaglio da Gianni Gozzi del Circolo Ippico “Gli Argini” di Colorno (PR) che svolge l’attività di addestramento per conto del L.G. Bardigiano.
A seguire sono state presentate alcune realtà italiane che già operano con il Bardigiano, ( a cura di Stefano Baldassarri, Coordinatore I.A.A. della Coop Sociale DOMUS di Forli’ e di Francesca Stanzani di AIASPORT Onlus di Bologna che al VI° Meeting si sono confrontate con gli altri centri di ippoterapia attivi all’estero, in particolare in Germania e in Svizzera.
Per la Germania Manfred Sonntag e Margot Eberlein dell’Associazione tedesca del Cavallo Bardigiano (Bardigiano-Pferde Deutschland) che hanno presentato le loro interessanti esperienze in quattro centri di rieducazione equestre.
In Svizzera La società A.T.R.E (a cura di Pietro Fontana dell’Associazione Ticinese Rieducazione Equestre) ha illustrato la propria iniziativa in Canton Ticino, dove sin dal 1989, anno della fondazione, pratica le attività di rieducazione equestre e ippoterapia con l’utilizzo del cavallo Bardigiano.
In Svizzera tali discipline sono riconosciute dal Sistema Sanitario Nazionale, per il trattamento di diverse patologie quali la sclerosi multipla, l’autismo, la sindrome di Down, la paresi cerebrale nei bambini, oltre a molte patologie di natura psichiatrica, psichiche e motorie.
Anche La Cooperativa Bucaneve di Bardi, che da 30 anni si occupa di persone diversamente abili sul territorio della Val Ceno, ha potuto illustrare con un breve video proiettato in sala, le prime emozionanti esperienze di contatto con il cavallo che gli ospiti della cooperativa hanno potuto sperimentare per l’inserimento recente di questa nuova attività.
Il dibattito ha raccolto le interessanti considerazioni di Gianluca Pirondi, Direttore del Distretto Valli Taro e Ceno dell’Az. USL di Parma e le efficaci conclusioni di Giorgio Poggioli, Responsabile del Servizio Agricoltura sostenibile della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia Romagna.