Bologna, 18 gennaio 2017 – E’ emergenza nell’emergenza nelle zone terremotate. Il maltempo ha provocato ulteriori crolli per il peso della neve su stalle già lesionate. La coldiretti dichiara “strage di animali”. Il Terremoto di agosto in centro Italia e quello di queste ore, la burocrazia accumulata nei mesi e il maltempo che imperversa stanno uccidendo non solo gli animali e le persone ma il patrimonio agricolo, allevatoriale, culturale, ambientale ed economico dell’Italia.
Sono gli animali sepolti dalla neve le prime vittime della nuova ondata di maltempo che ha colpito anche le zone già ferite dal terremoto dove le condizioni di vita per uomini e animali sono ancora più difficili. E‘ l’allarme che emerge da un monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che le stalle lesionate dal sisma rischiano ora di cadere sotto il peso della neve travolgendo gli animali che non posso essere ospitati altrove. Sono ormai centinaia le mucche e le pecore rimaste vittima dall’ondata di maltempo nel centro sud con l’emergenza che – sottolinea la Coldiretti – si è estesa ai black out elettrici che impediscono la mungitura e la trasformazione del latte mentre le strade inagibili impediscono le consegne. La stima dei danni ha superato i 300 milioni di euro se si considerano le coltivazioni decimate con interi raccolti di ortaggi invernali perduti e danni alle piante da frutta come agrumi e viti crollate sotto il peso della neve ma anche le perdite commerciali dovute alle difficoltà di consegna del latte e degli altri prodotti che si sono salvati dal gelo, secondo il monitoraggio della Coldiretti. Per liberare aziende e stalle dalla neve e per garantire la circolazione anche nelle campagne sono stati mobilitati i trattori della Coldiretti attrezzati come spalaneve e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo.
Evitare l’isolamento delle strade di campagna è necessario – conclude la Coldiretti – per consentire le forniture quotidiane del latte che deve essere munto tutti i giorni, ma anche per rifornire i mercati di verdure e ortaggi.