Berna, 2 luglio 2018 – Uno studio condotto presso la Scuola di scienze agricole, forestali e alimentari applicate dell’Università di Berna smentisce uno storico proverbio?
In realtà no, perché “L’occhio del padrone ingrassa il cavallo” sta a significare che se il padrone è attento e presta attenzione a come viene accudito il suo equino, questo non può che essere trattato al meglio e quindi prosperare; mentre un padrone poco attento non si accorgerà di piccole e grandi ruberie che andranno a scapito della sua proprietà.
Ma il gioco di parole basato sul noto adagio ci aiuta a riassumere il concetto messo a fuoco dalla dottoressa Marie Pfammater e i suoi colleghi, e cioè che fatichiamo a giudicare con obiettivo distacco l’effettiva forma fisica per eccesso dei nostri cavalli, interpretando come segno di benessere quello che in realtà è un rischio per la sua salute: insomma, non ci accorgiamo quando sono troppo grassi.
Lo studio di Berna ha preso in esame 51 cavalli utilizzati per una semplice attività sportiva e i loro proprietari, ai quali è stato chiesto di dare un voto da 0 a 6 (0 scheletrico, 6 obeso) sullo stato di forma del proprio compagno con la criniera; da notare che è stata chiesta una valutazione in cifre per non influenzare le risposte; questa valutazione è poi stata confrontata con quella data allo stesso soggetto da uan equipe di ricercatori, che lo avevano valutato secondo parametri e misure oggettivi.
Il risultato è che il 27,5% dei cavalli presi in esame era decisamente in sovrappeso o addirittura obeso, ma nessuno dei loro proprieatri aveva rilevato lo stato con un voto superiore a 5: è risultato quindi evidente che i proprietari che hanno partecipato allo studio tendono a sottovalutare le condizioni fisiche dei loro cavalli.
E l’autoindulgenza non è alla base di questa mancanza di consapevolezza: non c’era infatti nessun nesso tra lo stato di forma dei proprietari e quello dei loro cavalli – in parole povere, anche cavalieri e amazzoni magrissimi ritenevano buoni per la prova costume i loro cavalli che invece erano, a rigor di bilancia, ben al di là del desiderato.
Una curiosità: lo studio ha preso in esame anche la razza dei cavalli, ed è risultato che quasi il 50% dei soggetti Franches-Montagnes era sovrappeso, contro solo l’8% dei mezzo sangue di tipo sportivo: la ragione sta nella rusticità e nel talento di ottimo pascolatore del Franches-Montagnes.
Poi considerate i suoi occhioni dolci…e come si fa a non sganciargli uno zuccherino di troppo?
Ma è importante tenere in forma i nostri amici, pena gravi problemi da sovraccarico metabolico: “È importante bilanciare le razioni di un cavallo con le sue esigenze e assicurarsi che abbia un adeguato livello di regolare attività, adeguata alle sue capacità e ai suoi requisiti individuali”, ha affermato Pfammater, “e fondamentale rendere i proprietari più consapevoli del problema dell’obesità nei cavalli e aiutarli a riconoscerne i segni, usando metodi di misurazione oggettivi”.
Qui la fonte dell’articolo, da The Horse.Com