Bologna, 13 marzo 2021 – Quante volte, guardando i nostri cavalli al prato o in scuderia ci siamo interrogati sul loro benessere. Ci siamo chiesti come stessero veramente… Ora per rispondere alla più etica delle domande ci viene in aiuto la scienza.
Secondo uno studio pubblicato su Applied Animal Behaviour Science, condotto dai ricercatori dell’Università di Rennes, in Francia, l’attività elettrica del cervello di un cavallo può riflettere il suo grado di benessere.
E se le cose fossero così, come dicono gli esperti francesi, per trovare la chiave perfetta per il benessere del nostro cavallo potrebbe bastare un ‘semplice’ elettroencefalogramma.
La ricerca è stata condotta su un campione di 18 cavalli: metà scuderizzati e metà al prato.
Per raccogliere le informazioni direttamente ‘dalla testa’ dei cavalli, i ricercatori si sono avvalsi di una particolarissima capezza dotata di quattro elettrodi in grado di trasmettere gli impulsi a un apparecchio ricevente, sviluppata dal neurofisico Hugo Cousillas.
Gli studiosi hanno così rilevato differenze sostanziali tra quanto ‘comunicato’ dal cervello dei due gruppi di cavalli, entrambi in condizioni seppur diverse ma di riposo.
I singoli profili dell’elettroencefalogramma hanno dato vita a una sorta di scala a punti relativa al benessere del cavallo.
I ricercatori, Mathilde Stomp, Martine Hausberger, Séverine Henry, Serenella d’Ingeo e Cousillas, hanno serenamente ammesso di riconoscere i possibili limiti della valutazione dello stato cognitivo ed emotivo di un cavallo in termini di benessere.
Tuttavia, le informazioni dell’elettroencefalogramma, in un quadro più complessivo di benessere, sono risultate affidabili.
Cosa ci dicono le onde
I risultati hanno mostrato chiare differenze individuali, che variano nella proporzione delle differenti onde e della loro distribuzione inter-emisferica.
«Attraverso l’Eeg sono state evidenziate tre differenti tipologie di profili. Quello a predominanza bilaterale di onde theta indica un maggiore benessere rispetto a quello a predominanza bilaterale di onde beta che invece indica disagio» hanno spiegato gli scienziati.
«Pare che l’attività theta bilaterale e dell’emisfero sinistro siano un promettente indicatore neurofisiologico di benessere nel cavallo. Mentre l’attività gamma bilaterale o dell’emisfero destro pare siano una sorta di allert di alterazione della condizione di benessere».
Per approfondire: Brain activity reflects (chronic) welfare state: Evidence from individual electroencephalography profiles in an animal model – M. Stompa, S. d’Ingeo, S.Henry, H. Cousillas, M.Hausberger