Bologna, 27 Aprile 2023 – Emozionante, illuminante, meraviglioso… E queste sono solo alcune delle parole che potrebbero descrivere lo stage con Luca Moneta e la dottoressa Elena Giulia Montorsi, psicologa dello sport e amazzone.
Sono stati due giorni intensi che hanno visto al centro i due grandi protagonisti di questo mondo: il cavallo e l’uomo, in uno studio del binomio a 360 gradi.
Il 24 e 25 Aprile, un eterogeneo gruppo di oltre 50 partecipanti è stato ospite del centro equestre di Luca Moneta a Uggiate Trevano (CO) per una full immersion nel mondo del cavallo e dentro le proprie emozioni.
Luca Moneta, cavaliere internazionale che grazie al suo metodo di approccio naturale al cavallo ha capito come dialogare con qualunque esemplare ed è riuscito ad applicarlo al salto ostacoli, ha illustrato il suo sistema di comunicazione con il cavallo che si fonda sulla naturale comunicazione degli animali nel branco, a partire dalla fattrice con il puledro. Si è parlato quindi di come gestire l’ambiente fisico, facendo sì che il cavallo non violi lo spazio dell’uomo, rispettandolo, fidandosi e sentendosi protetto da lui, come rispetterebbe, si fiderebbe e si sentirebbe protetto da un capobranco.
La dottoressa Montorsi invece, durante le sessioni di lavoro, sia in tondino sia in campo, è intervenuta numerose volte parlando e facendo parlare di emozioni, aspettative, paure, e di come affrontarle. È stato interessante osservare come un pubblico così eterogeneo in realtà condividesse così tante esperienze emotive attorno al cavallo. Si è creato un meraviglioso clima di accettazione e supporto, all’interno del quale ciascuno ha saputo esternare tutte le proprie difficoltà, sapendo che sarebbero state genuinamente accolte dalla dottoressa, e da tutti i partecipanti.
Il primo giorno il lavoro è stato svolto prevalentemente da terra, in todino. 8 cavalieri con i loro cavalli hanno sperimentato cosa volesse dire pensare come un cavallo e quindi muoversi nello spazio come farebbe uno di loro, ottenendo il rispetto e la fiducia di un buon leader. Il secondo giorno, 16 binomi divisi in quattro riprese, hanno montato a cavallo mettendo in pratica le esperienze del giorno precedente. Il lavoro è stato differenziato in base alle caratteristiche di ciascun binomio che è stato pazientemente seguito nell’esecuzione dei compiti assegnati da Luca Moneta: dal lavoro alle tre andature, fino allo svolgimento di un breve percorso di salto ostacoli, in base alle capacità e al desiderio di ciascuno. Al termine di ogni esercizio Luca chiedeva un un’autovalutazione da parte di coloro che avevano montato. Sulla base di quello, aiutava poi a porsi le domande corrette per migliorare l’esecuzione, ma senza fornire le soluzioni. Quelle sono state lasciate alla sensibilità di ciascuno, perchè, come detto da Luca fin dall’inizio, il suo obiettivo non era quello di dare informazioni o risposte, ma far vivere delle esperienze. Con i cavalli infatti non ci sono verità o soluzioni assolute, e quindi bisogna imparare ad ascoltare quello che dice il proprio cavallo per capire cosa sia il meglio per lui. È stato entusiasmante vedere come, nella libertà di scelta, ciascuno sia riuscito a capire veramente cosa fosse il meglio per il proprio binomio, perchè stava realmente mettendo in gioco tutta la sua sensibilità e amore per il proprio cavallo.
Nel frattempo la dottoressa Montorsi indagava le emozioni di ciascuno, aiutando a gestirle al meglio, soprattutto in caso di ansia, paura o frustrazione, quando l’esercizio non riusciva nella maniera desiderata. È stato bellissimo osservare come, non solo la dottoressa, ma anche Luca fosse in grado di cogliere che un allievo stava vivendo una difficoltà che comportava un’emozione negativa, la rispettasse e con pazienza aiutasse a risolverla portando la concentrazione su un compito, magari più semplice.
Al termine di ogni sessione di lavoro, tutti quanti si riunivano per esternare le proprie impressioni sulla giornata. Sono emerse considerazioni su ogni argomento: dal concetto di leadership nel branco, all’assetto in sella, dall’equilibrio alle emozioni di ciascuno. Il vissuto di uno è così diventato il vissuto di tutti. Ognuno ha capito che le proprie fragilità spesso sono condivise e questo ha permesso di non sentirsi soli, ma accettati.
Questa è stata chiaramente soltanto una prima edizione di uno stage che ha visto l’affiancamento di due tecnici che hanno lavorato così tanto in sinergia su due argomenti in apparenza molto diversi ma in realtà estremamente connessi, il cavallo e l’interiorità umana. Ma, dato il successo, chissà che non sia replicato…
I ringraziamenti quindi vanno un po’ a tutti: a Luca Moneta, per aver trasmesso con passione la sua conoscenza e aver permesso di provare esperienze così belle e anche nuove. Alla dottoressa Montorsi per saper aiutare ad affrontare ogni paura. A Francesca Grisi per l’organizzazione impeccabile. Alle ragazze della scuderia che hanno vegliato sui cavalli e curato che tutto andasse per il verso giusto. A tutti i partecipanti e gli uditori, per aver condiviso, accolto e amato ogni emozione. E ai cavalli, come sempre, a cui va tutto l’amore.
Di seguito, i partecipanti allo stage insieme a Luca Moneta ed Elena Giulia Montorsi (foto gentilmente concessa da Serena Nobile)