Lelystad (NED), 18 marzo 2019 – Un gruppo di 180 cavalli Konik ha lasciato la riserva naturale Oostvaardersplassen, oasi a Nord dei Paesi Bassi di 5000 ettari diventata nel 1995 un “laboratorio” ecosistema in stile preistorico. Un viaggio in van verso altre aree protette in Spagna e Bielorussia in cui potranno avere delle aspettative di vita naturale migliori in aree con foraggio a disposizione.
La riserva naturale di Oostvaardersplassen, dislocata a 30 km da Amsterdam fra le cittadine Lelystad e Almere, negli ultimi anni è sotto i riflettori per le morti degli animali causate dalla mancanza di cibo. Dal 1995 è stato messo in atto un progetto a firma dell’ecologista Frans Vera per trasformare l’area paludosa di un Polder – tratto di mare asciugato artificialmente con drenaggio dell’acqua – in un ecosistema di tipo preistorico con l’introduzione della fauna del Paleolitico. Quindi furono importati degli esemplari di simile nicchia ecologica, per esempio di cervi provenienti dalla Scozia, Pony Konic di origine polacca e bovini di Hech.
Gli animali si sono adattati come “natura comanda” e non come uomo stabilisce, si sono moltiplicati – circa 5000 animali – superando il numero di esemplari che questa area può sostenere per foraggio. Gli ultimi inverni freddi, per esempio quello del 2018, hanno decimato la fauna. Circa 3500 gli animali morti, alcuni per il naturale decorso della vita, la maggioranza abbattuti dai ranger governativi per evitare lo stadio estremo della morte per fame. Anche nel 2019 si sono registrate numerose morti causate da stenti e mancanza di cibo. I gruppi di animalisti olandesi e gli amanti dei cavalli hanno cercato i dare supporto agli animali organizzando dei “commando del fieno”, squadre di persone che bordo di auto lanciavano balle di fieno dal recinto della riserva naturale sfidando la legge – sanzioni fino a 400 euro per il divieto di foraggiare gli animali selvaggi – e le forze dell’ordine poiché l’area del parco è off-limits ai privati cittadini. Inoltre cavalieri di fama internazionale delle discipline olimpiche e Anky van Grunsven, amazzone pluricampionessa Olimpica del dressage, icona sportiva dell’Olanda, e amanti dei cavalli sono “scesi in campo” per fermare lo scempio del progetto con petizioni, articoli su giornali, e vari iniziative.
Una delle mancanze del progetto Oasi Paleolitica è la mancata introduzione di carnivori nell’ecosistema per stabilire una catena alimentare “equilibrata” a cui si aggiunge la completa chiusura della riserva, gli animali non possono uscire dal parco e cercare foraggio altrove.
Solo in questi mesi sono state prese iniziative, spostare dei gruppi di esemplari in altre riserve naturali – Spagna e Bielorussia -. Invece rimane sulla carta la possibilità di aprire un “corridoio” verso altre aree protette vicine. L’introduzione dei carnivori rimane invece nel cassetto. E’ difficilmente attuabile a causa della concentrazione “umana” della zona. I “lati positivi” del progetto sono la presenza di molti uccelli, come le aquile pescatrici, nelle zone paludose più interne del parco.