Bologna, 29 novembre 2023 – Circa 4 milioni di dollari sono stati assegnati quest’anno a ben 86 organizzazioni che si occupano di accudire e supportare i cavalli da corsa ritirati: succede negli States. Il paese che paga la difformità dei regolamenti doping e di corsa da uno stato all’altro con un numero altissimo di incidenti mortali nell’ippica.
Ciò nonostante, pare che ci sia una sensibilità particolare per gli ex galoppatori che riescono ad arrivare alla pensione. La Thoroughbred Aftercare Alliance (TAA), l’associazione che fa da punto di riferimento per le moltissime charity attive nel paese, dalla sua fondazione nel 2012, ha già incassato e ridistribuito la bellezza di 31,9 milioni di dollari, ampliando la platea dei beneficiari dai 23 iniziali agli 86 odierni.
Grazie ai loro sforzi, le organizzazioni accreditate che hanno avuto accesso ai fondi, hanno potuto riqualificare, mettere in pensione e riabilitare con successo più di 16.500 cavalli da corsa in circa 180 strutture..
Per le charity che si occupano dei cavalli ritirati dalle piste ricevere l’accreditamento dalla TAA è un riconoscimento significativo. Oltre all’aspetto monetizzabile, significa che esse aderiscono a standard e criteri specifici riguardanti il benessere dei cavalli, la cura delle strutture e la gestione.
Le organizzazioni accreditate sono sottoposte a un’accurata procedura di ispezioni per garantire il rispetto del codice degli standard della Thoroughbred Aftercare Alliance. Che copre aree chiave: operazioni, educazione, gestione della salute dei cavalli, standard e servizi delle strutture, politiche e protocolli di adozione. Come condizione per l’accreditamento, a tutte le organizzazioni sono richiesti aggiornamenti e reispezioni costanti.
La Thoroughbred Aftercare Alliance è sostenuta da membri provenienti da ogni settore dell’industria dei Purosangue negli States. E sottolinea l’impegno dell’intero settore per il loro benessere e la loro vita post-corsa.