Bologna, 28 ottobre 2024 – Non è per essere superbi ma… più o meno tutti noi siamo abbastanza convinti di sapere esattamente cosa fare per offrire ai nostri cavalli una ‘buona vita’. Con totale buona fede, tutti abbiamo la certezza di interpretare al 100% (anche di più…) i loro bisogni e i loro desideri. E ci facciamo letteralmente in quattro per offrire loro sempre e solo il meglio.
Ma è davvero così?
Tanto per non farci mancare nulla, scomodiamo il vecchio Voltaire che diceva: “Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Soltanto gl’imbecilli sono sicuri di ciò che dicono”.
Ed eccoci quindi a riponderare tante convinzioni e tradizioni su ciò che significa ‘buona vita’ per i cavalli. Ma non da soli, bensì con il contributo della conferenza annuale di World Horse Welfare, una charity internazionale che promuove e protegge il benessere degli equidi a 360 gradi. La conferenza in questione si terrà in presenza il 7 novembre a Londra ma offrirà anche la possibilità di partecipare online da remoto. Con tanti ringraziamenti per le nuove tecnologie.
World Horse Welfare: una buona vita? Chiediamolo alla scienza
«Tutti aspiriamo a dare ai nostri cavalli una ‘buona’ vita, ma cosa significa veramente?». È con questo dubbio che il direttore generale di World Horse Welfare, Roly Owers, ha lanciato il tema del convegno di quest’anno. «La nostra opinione su ciò che consideriamo una “buona vita” potrebbe non essere la stessa di qualcun altro, mentre l’esperienza del cavallo potrebbe essere completamente diversa. Comprendiamo appieno ciò di cui i cavalli hanno bisogno per avere una buona vita? Siamo tutti d’accordo sul fatto che i cavalli hanno bisogno di un’alimentazione adeguata, di un ambiente sicuro e di vivere senza dolori o malattie. Ma solo questo garantisce loro una “buona” vita? I cavalli sportivi hanno esigenze diverse dai cavalli da compagnia o da lavoro? O ciò di cui hanno realmente bisogno cambia a seconda del contesto? Che cos’è, secondo la scienza, una “buona” vita? E come possiamo capire se ne stiamo offrendo una? Non vediamo l’ora di esplorare queste domande con un’eccezionale schiera di relatori e relatrici».
Grazie a molte campagne di sensibilizzazione e dopo le Olimpiadi di Parigi, il benessere degli equini è sempre più presente nella coscienza del grande pubblico. E questo argomento è quindi particolarmente attuale. Oltre che rappresentare un utile confronto per capire se stiamo facendo davvero tutto ‘giusto’ o se c’è qualche cosa di migliorabile nella nostra gestione.
La conferenza sarà presieduta da Caroline Nokes, ex direttore generale della National Pony Society.
Tra i relatori, la professoressa Natalie Warren, presidente FEI della Commissione Etica e Benessere degli Equini, Lucinda Russell, OBE e addestratrice di cavalli da corsa e il maggiore Dan McRink, ufficiale veterinario reggimentale dell’Household Cavalry Mounted Regiment.
Sia che si partecipi in presenza sia che si partecipi online, l’evento è stato reso il più accessibile possibile e prevede la traduzione simultanea degli interventi in francese e spagnolo.