Bologna, 7 febbraio 2021 – ‘Il cavallo ci aiuta’. È il primo tra i concetti più ricorrenti tra chi ama questo animale. ‘Il cavallo ci ha camminato accanto durante tutto l’arco della nostra storia’. È il secondo.
Ma a prenderle così, in ‘tempi di pace’, sembrano più che altro frasi fatte. Con attinenza sì verso la realtà ma nello stesso tempo un po’ astratte.
A meno che ci si metta una pandemia, capace di mandare in crisi anche le personalità più strutturate. E allora ecco che i due concetti sopra citati si ritrovano in campo. Quello in sabbia intendiamo.
Anche in questo frangente così difficile della nostra storia, sociale e spesso personale, il cavallo può esserci accanto e aiutarci. Come? Ce lo spiega l’Anire, l’Associazione nazionale italiana riabilitazione equestre.
Secondo uno studio condotto da molti specialisti e ripreso da Anire, lo stress psicofisico al quale sono stati esposti nel corso dei mesi operatori sanitari di ogni livello e genere è un carico enorme e pericoloso se non gestito.
La paura del contagio per sé e per i famigliari, il carico lavorativo e di responsabilità aumentato, il confronto reiterato con la morte, distanziamento e quarantene sono situazioni che generano stress. Spesso conscio, a volte inconscio. In entrambi i casi dannoso per la salute di chi lo deve affrontare.
Si pensi che durante la gestione dell’epidemia COVID-19 in Cina hanno rilevato la comparsa di sintomi associabili a stress post traumatico tra i sanitari.
Arriviamo quindi al cavallo. All’aiuto che può dare anche in questa drammatica circostanza.
E lo facciano attraverso la mission che Anire si è assunta fin dal suo decreto fondativo (DPR n.610 del 8/7/1986): attuare con il cavallo strategie terapeutiche, riabilitative, socio educative, formative e di inclusione sociale.
“Riprendiamo in mano le redini della nostra vita”
Con questo calzante claim, Anire ha lanciato un progetto dedicato agli operatori del settore sanitario – medici, infermieri, OS – coinvolti in prima linea nell’emergenza Covid-19.
Questi uomini e donne – per qualche settimana chiamati perfino eroi – saranno accolti gratuitamente e seguiti in percorsi individuali di aiuto. Il Lions Club Corsico e il Distretto Lions 108Ib4 di Milano appoggiano, quale service storico, le attività di ANIRE sul territorio con la prospettiva di estendere la conoscenza della collaborazione sul territorio nazionale.
A oggi infatti, hanno aderito al progetto:
Emilia Romagna CRE-ANIRE
Corte Ghiara di Fontanellato PR – [email protected]
Equilandia di Ravenna – [email protected]
Lazio CRE-ANIRE
Io e il Cavallo di Roma – [email protected]
Lombardia CRE-ANIRE
AERE di Erba CO – [email protected]
Cà Bianca di Bergamo – [email protected]
Cavalli per Tutti di Cellatica BS – [email protected]
Centro Pilota Nazionale A.N.I.R.E. Centro Nazionale Ricerca Assistenza Formazione A.N.I.R.E.ONLUS di Milano – [email protected]
Emanuela Setti Carraro Dalla Chiesa di Crema – [email protected]
Futura Bassa Bresciana di Ghedi BS – [email protected]
Il Fontanile Cascina Biblioteca di Milano – [email protected]
Il Mondo di Emma di Besana MB – [email protected]
Koinè di Arcore MB – [email protected]
L’Arca del Seprio di Vedano Olona VA – [email protected]
La Rotta Pieve di Coriano MN – [email protected]
Santanaga di Cantù CO – [email protected]
Un Angelo a Cavallo di Camisano CR – [email protected]
Marche CRE-ANIRE
San Lorenzo di Amandola FM – [email protected]
Toscana CRE-ANIRE
Ippomare di Massa – [email protected]
Sicilia CRE-ANIRE
Equitando di Messina – [email protected]
Horse Division di Gangi PA – [email protected]
Veneto CRE-ANIRE
Settimo Cielo di San Donà di Piave VE – [email protected]
Cosa si cura in sella
Secondo la Dott.ssa Danièle Nicolas del Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS, ISS, con il metodo di riabilitazione Globale a mezzo del Cavallo ®- M.R.G.C.® si possono imparare metodi di gestione dell’ansia e della depressione e a modificare comportamenti pericolosi, come quello del negarsi a rielaborare e a vivere le proprie emozioni.
La lunghezza indicativa del progetto personalizzato è generalmente di 6-12 settimane, anche se può variare fortemente a seconda delle condizioni, con follow-up nei periodi successivi.
Molto importante è il ruolo e il coinvolgimento della comunità di appartenenza e della famiglia. Frequentare un centro di riabilitazione equestre CRE-ANIRE, può aiutare a gestire (prevenire) il burnout.
Il forte potenziale delle strategie messe in atto, in un contesto extraospedaliero, accompagnano la persona in una ricerca continuata di armonia tra gli aspetti fisici /sensoriali, gli aspetti emozionali/intellettivi e immaginari/intuitivi della personalità.
Dandole la possibilità di comunicare con l’altro, inteso prima come cavallo-amico-muto, fonte di piacere, la persona agisce sulla realtà immediata – il cavallo, e impara a gestirlo / guidarlo, vuole ottenere reazioni da lei desiderate, accetta di stare alle regole del “gioco” che ha:
> Obiettivi realistici
> Evitando la routine, valorizzando la creatività
> Sfruttando i momenti di confronto
> Valorizzando gli aspetti positive
> Concedendosi delle pause
> Trovando la “giusta distanza” emotive
> Avendo spazi di decompressione
> Avendo una “vita propria”
> Conoscendo se stessi, mantenendo il coraggio di “guardarsi dentro”
> Dedicandosi tempo
> Prendendo cura prima di tutto di se stessi
> Mantenendo il senso dell’umorismo
> Sviluppando il senso critico
II cavallo addestrato al M.R.G.C.® ha una azione antidepressiva, regolatrice dell’umore, antipsicotica e sui processi cognitivi. Pertanto nel progetto di riabilitazione equestre M.R.G.C.®, la mobilità diventando transitiva ed espressiva, consente alla persona di aprirsi sulla realtà e relazionarsi con gli altri in modo corretto.
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