Bologna, 12 settembre 2022 – Questa volta a Rosolini… Accipicchia, ci risiamo. Eppure il concetto non sembrava difficile da comprendere… Ci riproviamo. La legge (e ci viene da suggerire anche l’etica) fa divieto di usare animali come premio in qualsiasi lotteria.
In Sicilia lo stabilisce una legge regionale di tutela animale: ddl n.40 -100-159-177-191-326 del 12 luglio 2022.
A maggio di quest’anno aveva fatto clamore il caso di Acate, con analoga problematica: un cavallo messo in palio addirittura nella lotteria del santo patrono… Caso sul quale, a onor del vero, tanto l’amministrazione locale quanto gli organi ecclesiastici, una volta sensibilizzati, avevano preso le distanze. Fino a far decidere gli organizzatori per un radicale cambio di premio…
Eppure, a Rosolini, nel siracusano, ecco un bel manifesto in cui si pubblicizza esattamente l’opposto, in piena contravvenzione di quanto sancito dai legislatori.
Visto che repetita juvant – tanto per intenderci le cose ripetute aiutano – ricordiamo agli organizzatori dell’evento (dando per certa la loro buona fede e il fatto che questa riffa sia animata dalle più sincere inenzioni), che un cavallo non si da in premio. Perché non conoscendo chi lo riceverà non gli si può garantire né il futuro né le cure di cui ha diritto.
Per possedere un cavallo e garantirgli una vita idonea alle necessità della sua specie, servono requisiti inderogabili. Darlo in premio non li garantisce.
Se non dovesse bastare la legge del buon senso e quella regionale, ricordiamo inoltre che esiste una Sentenza del Consiglio di Stato n. 6317-’04, che vieta di utilizzare qualsiasi animale vivo come PREMIO-VINCITA-OMAGGIO.
Horse Angels, nella sua veste di associazione che si interessa di tutela legale degli animali, ha già fatto un esposto ai Carabinieri, chiedendo che il primo premio – il puledro pezzato – venga sostituito con altro premio in oggetti.