Bologna, 31 maggio 2022 – Che i nostri amici possano spaventarsi per una moltitudine di evenienze – molte comprensibili e altre a noi del tutto oscure – non è una novità per chi frequenta le scuderie.
Ma al di là di questo noto aspetto, esiste uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Torino che indica una relazione chiara tra rumori e ansia. E sulle dinamiche che ne conseguono.
Il tema è di quelli da non sottovalutare in quanto proprio l’ansia è all’origine di disagio e influisce in modo assai negativo sul benessere del nostro amico a quattro gambe.
Lo studio pubblicato su Animals – che offre sempre spazio ai temi scientifici che riguardano i nostri amici – evidenzia come il cavallo, in qualità di predato, si sia evoluto per reagire rapidamente ai potenziali pericoli. E, spesso, i rumori vengono percepiti come tali.
«I cavalli possono manifestare diversi comportamenti ansiosi in presenza di rumori. Come per esempio sudorazioni, tremori o, più semplicemente, tentativi di fuga» riportano gli studiosi.
I ricercatori dello studio dell’Università di Torino hanno voluto indagare, attraverso un sondaggio online, su come i proprietari britannici e americani percepissero la gravità dell’ansia da rumore nei loro cavalli, sulle strategie di gestione adottate e sulla loro efficacia.
Il questionario è stato condiviso tramite social network e pubblicizzato come “Di cosa ha paura il tuo cavallo?”.
I risultati
Il campione dei dati raccolti ha riguardato 1836 questionari compilati. Di questi i due terzi dal Regno Unito. Su questo campione, 409 proprietari hanno riportato che, a fronte di un rumore i loro cavalli hanno mostrato un comportamento insolito.
In linea generale, sono stati individuati due gruppi di cavalli: molto ansiosi o leggermente ansiosi. Con comportamenti differenti ma tutti egualmente difficili da controllare o contenere.
Nei cavalli molto ansiosi, è stato osservato che si tratta di una condizione che può radicarsi e peggiorare nel tempo. Oltre tutto è un problema contro il quale abbiamo pochissimi strumenti.
Nei cavalli solo leggermente ansiosi, contromisure gestionali – come per esempio dare fieno durante gli eventi rumorosi – possono invece dare qualche risultato.
L’ansia sparisce appena si attenua il rumore nell’80% dei cavalli leggermente ansiosi. Solo nel 48% tra quelli molto ansiosi che rimangono vittime della loro condizione per ore dalla fine dell’evento rumoroso. O, nei casi più gravi fino a giorni di distanza.
I risultati hanno confermato che l’ansia da rumore è un problema comportamentale in crescita. E hanno sottolineato come una forte ansia da rumore possa provocare impatti fisiologici, come segni gastrointestinali e sudorazione.
I ricercatori suggeriscono di prendere in considerazione nuove strategie di gestione, compreso l’uso di prodotti medicinali, per ridurre i segni comportamentali e fisiologici e aiutare i cavalli ad affrontare gli eventi rumorosi.
Il team di studio era composto da Maria Giorgia Riva, Michela Minero, Sara Barbieri ed Emanuela Dalla Costa, dell’Università di Torino; Francesca Dai, de Il Rifugio degli Asinelli, e Mirja Huhtinen, della Orion Corporation in Finlandia.
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