Cagliari, 20 settembre 2016 – Un altro caso di West Nile Virus (il nome più internazionale della nostrale Febbre del Nilo) dopo quello di inizio settembre che a Castel San Pietro Terme, in provincia di Imola, ha colpito un cavallo: questa volta la vittima è un asino, deceduto in un allevamento di Lotzorai (Ogliastra), in Sardegna.
La Asl di Lanusei ha diramato ufficialmente i risultati dell’esame condotto dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise “G.Caporale”, che è il centro di referenza nazionale per la sorveglianza veterinaria relativamente al West Nile Virus.
Sempre la Asl di Lanusei ribadisce “...l’importanza per tutti di applicare le misure di sicurezza già richiamate nei giorni scorsi anche dai sindaci dei Comuni ogliastrini con specifiche ordinanze e inserite nel Piano regionale integrato di sorveglianza per la West Nile Diesease.
Per evitare la diffusione del virus è fondamentale proteggere se stessi e i propri familiari dalle punture della zanzara vettore – ha spiegato la Asl – per questo è importante: indossare abiti di colore chiaro con maniche lunghe e pantaloni lunghi, che coprano la maggior parte del corpo, quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto; evitare l’uso di profumi e dopobarba perché attraggono le zanzare; impiegare prodotti repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte durante l’attività all’aperto, nei casi di attività particolarmente esposte alle punture (agricoltori, giardinieri)”.
Inutile recisare che queste norme sono valide sia per l’Ogliastra che per l’Emilia e le altre regioni: sono da tenere presenti in tutte le zone paludose o comunque vicine a specchi di acqua ferma, perché la Febbre del Nilo è presente un po’ in tutta Italia dove dal 2012 si è identificao unnuovo ceppo del virus.
Il West Nile Virus si manifesta con febbre alta e sintomi neurologici sia nell’uomo che nel cavall, entrambi ospiti terminali del virus e che quindi possono ammalarsi a causa delle punture di zanzare infette ma non sono a loro volta fonti di contagio per altri: nel cavallo il periodo di incubazione varia da 3 a 15 giorni e gli altri sintomi classici sono perdita dell’appetito, abbattimento generale, debolezza agli arti posteriori, indebolimento della vista, atassia, movimenti compulsivi (come spingere la testa contro i muri del box) e ripetuti senza scopo, iperecittabilità.
La prevenzione si fa con il vaccino, oltre che con i sistemi spiegati poco sopra dalla Asl di Lanusei.