Bologna, 21 dicembre 2020 – Ancora una volta Edizioni Mediterranee conferma il suo interesse per tutto quello che riguarda la comunicazione tra uomo e cavallo.
Sulla scia di libri ormai storici come quelli di Henry Blake e le più recenti pubblicazioni di Cherry Hill, arriva anche questo manuale scritto dall’addestratrice statunitense Sharon Wilsie in collaborazione con Gratchen Vogel.
Cosa ci sarà di nuovo da dire, vi chiederete, dopo aver già letto e studiato (o per lo meno sentito parlare) fior di etologi internazionali?
Magari cose nuovissime non tante, visto il soggetto: il cavallo è sempre il cavallo, da incalcolabili generazioni equine e comunica con i suoi simili sempre allo stesso modo.
E’ invece molto particolare il modo che ha Sharon Wilsie di farcelo comprendere: e se tanto ci dà tanto, la signora vale davvero la pena di ascoltarla.
Già, perché se riesce ad accattivarsi l’attenzione dei cavalli come è capace di fare come con gli umani (polverosi recensori compresi) vuol dire che sa fare il suo mestiere.
Il volume, al di là dei soliti ringraziamenti e del chiaro sommario certamente non a caso messo nelle pagine iniziali, comincia direttamente dai primi ricordi di Wilsie legati al mondo equino.
Non a caso, si tratta del telefilm Mister Ed, il cavallo parlante: e a quella bambina, una volta cresciuta, non è mai passata la voglia di trovare il modo di parlare, conversare con i cavalli.
Per spiegarci quello che ha capito nella sua esperienza personale Wilsie non fa tanta teoria: ci porta direttamente nei suoi paddock.
Racconta cosa fa quando entra nel pascolo, come si comportano i cavalli, quello che nota in modo particolare, cosa fa per trasmettere quella data informazione.
Tutto molto pianamente, senza girare attorno alle cose.
Con frequentissimi inserimenti di spunti di riflessione e anche filosofici: asciutti, puntuali, inevitabili in quel preciso contesto e quindi graditissimi e piacevoli.
Ci è piaciuta molto Sharon Wilsie, ha trovato una modalità comunicativa diversa, chiara e interessante anche all’interno di un argomento ultimamente più che ampiamente trattato come quello della comunicazione etologica interspecifica.
E comunque quando una persona dichiara nero su bianco che stare con i cavalli la diverte, e spesso sghignazza con loro perché sono riccamente dotati di senso dell’ironia, che ci volete fare: noi la amiamo già, a prescindere.
Ma questo approccio sorridente non vi tragga in inganno: Wilsie sviluppa le sue tesi in modo perfettamente analitico e logico attraverso 12 passaggi da lei definiti, molto significativamente, conversazioni.
E per fortuna che i cavalli si sono adattati a diventare bilingui, come sottolinea giustamente l’autrice.
La mia più grande speranza è che una volta compreso il linguaggio del cavallo diventi impossibile abusarne “per sbaglio”, perché ignari di ciò che il cavallo comunica
Titolo: Il linguaggio dei cavalli, di Sharon Wilsie e Gretchen Vogel
Editore: Edizioni Mediterranee, pagg.220 – prezzo 28 €