Bologna, 10 febbraio 2025 – Da quando si è compreso che la sopravvivenza degli sport equestri è strettamente connessa, sul lungo termine, all’approvazione collettiva, gli studi su come ‘guadagnare’ la fiducia dei non equestri è diventato una sorta di mantra. Se ne stanno interessando in Fei, nelle Federazioni nazionali e in tutte le principali associazioni. Tanto interesse ha sicuramente prodotto più di un malumore, ma dall’altra parte anche una crescita dell’attenzione per tutto ciò che concerne il benessere e l’approccio etologico al cavallo.
In Gran Bretagna, World Horse Welfare, in collaborazione con British Equestrian (BritishDressage, Eventing e Showjumping comprese), la British Horseracing Authority, la British Horse Society, la Hurlingham Polo Association, la British Equine Veterinary Association e il Pony Club, ha avviato uno studio grazie a una sovvenzione della Racing Foundation.
Lo studio, il più grande del suo genere per portata e profondità, è stato condotto da un pool di analisti australiani. Basato su oltre 5.000 risposte a questionari mirati, ha cercato di capire non solo cosa pensa il pubblico degli sport equestri, ma – dato non irrilevante – anche perché lo pensa.
Seppur fondati sulle risposte raccolte in Gran Bretagna, paese che ha un approccio culturale diverso dal nostro verso il mondo equestre, i risultati della ricerca rimangono tuttavia un buon punto di partenza per ulteriori analisi anche al di qua della Manica.
La percezione degli stakeholder
I primi tre presupposti fondamentali emersi dalla ricerca evidenziano che:
– Le principali organizzazioni del settore equestre in Gran Bretagna accolgono con favore i risultati di uno studio indipendente commissionato dall’esterno che riconosce l’importanza sociale dello sport equestre.
– I risultati confermano che “siamo sulla strada giusta” nel dare priorità a ulteriori miglioramenti del benessere e della sicurezza degli equini, ma c’è ancora molto da fare.
– Lo studio segna la prima grande collaborazione tra i principali enti e organizzazioni equestri che lavorano insieme per garantire un futuro sostenibile al settore equestre.
Vox populi
Sulla scorta di questi tre punti, ecco come percepisce il mondo equestre il pubblico UK generalista
– Riconoscono l’importanza sociale dei cavalli per la vita nel Regno Unito e questo è un fattore chiave della fiducia;
– valuta l’equità procedurale, la regolamentazione, l’equità distributiva e la trasparenza sul benessere come ulteriori fattori di fiducia, molti dei quali sono sostenuti dagli standard di benessere degli equini, che giocano un ruolo significativo nel formare la fiducia verso lo sport equestre;
– nutrono preoccupazioni sul benessere dei cavalli negli sport, ma si rendono conto che il benessere è complesso e non si limita a prevenire i danni ai cavalli. Ritengono importante che l’intera vita di un cavallo sia ricca, coinvolgente e dignitosa;
– Ritengono che i cavalli debbano avere l’opportunità di vivere esperienze positive e che il loro benessere mentale sia importante quanto quello fisico (78%+);
– Ritengono che gli sport equestri debbano dare la priorità a rendere le competizioni più sicure per i cavalli, anche se ciò significa sacrificare alcune delle tradizionali difficoltà o sfide dello sport (69%);
– In termini di livello di preoccupazione, i punti più sensibili sono gli infortuni o i decessi che si verificano durante le competizioni o l’addestramento, il destino dei cavalli allevati per gli sport agonistici ma che non ottengono buoni risultati e il destino dei cavalli sportivi dopo le competizioni.
Parola d’ordine: consapevolezza
«Ci auguriamo che i risultati ispirino un’azione significativa in tutto il settore e guidino gli sforzi di collaborazione per rafforzare la licenza sociale in tutto il panorama equestre». Con questa dichiarazione, Tansy Challis, Chief Executive della Racing Foundation mette perfettamente in prospettiva l’esito della ricerca. Che fissa dei punti ragionevolmente fermi da cui partire per orientare le scelte dell’intero settore con l’obiettivo di diventare ‘culturalmente accettato’ e senza riserve, dal grande pubblico.
Secondo Roly Owers, direttore generale di World Horse Welfare «Con la società che cambia intorno a noi è importantissimo che noi del mondo equestre ascoltiamo come gli altri vedono il nostro rapporto con i cavalli. Siamo lieti che il nostro settore sia stato così proattivo nel cercare di capire le opinioni del pubblico. Ciò che è particolarmente incoraggiante è il modo in cui il settore si è riunito per ‘leggere’ e imparare da questi risultati. E come ci sia stato da parte di tutti un impegno a lavorare insieme per agire su di essi, riconoscendo che costruire la fiducia del pubblico sul benessere è una questione di azioni concrete e non solo di parole».
Per chi desideri leggere (in inglese) l’intero report ‘National Survey of UK Citizen Attitudes Towards UK Equestrian SportIndustries’ CLICCA QUI