Bologna, 3 dicembre 2020 – Un team di studiosi dell’università del Queensland ha pubblicato uno studio che potrebbe rivoluzionare il controllo dello stato di salute dei nostri cavalli con speciale riferimento alla temperatura corporea. Secondo quanto sperimentato da Hyungsuk Kang, Rebeka Zsoldos, Solomon Woldeyohannes, John Gaughan e Albert Sole Guitart, con un minuscolo microchip specifico impiantato nel tessuto muscolare, sarebbe possibile rilevare con un semplice lettore esterno i dati correlati alla temperatura, proprio attraverso il rilevamento della stessa.
«I cavalli sottoposti a esercizio molto intenso in condizioni di caldo e umido producono un calore che non riescono efficacemente a dissipare e questa condizione è quella che conduce rapidamente ai colpi di calore. È uso comune cercare di abbassare la temperatura – soprattutto tra i Purosangue impegnati in corsa – con docce e/o ventilatori» ha spiegato Hyungsuk Kang, illustrando la condizione iniziale dello studio.
«La ricerca indica che una precoce scoperta dell’innalzamento della temperatura e trattamenti adeguati sono la chiave per scongiurare danni potenzialmente irreversibili».
Da qui l’utilizzo, in fase di studio, di un microchip dotato di sensori per la temperatura, impiantato nella muscolatura, per monitorare cosa accade prima, durante e dopo lo sforzo fisico.
Da qui in avanti, il panorama tecnico scientifico veterinario amplia i propri orizzonti ma intanto uno step positivo può essere incassato immediatamente.
L’impanto del minusco e non invasivo chip si è rivelato estremamente preciso nel rilevamento della temperatura con un semplice lettore che, avvicinato all’area in cui risiede il chip, promette a questo punto di mandare per sempre in pensione il vecchio termometro.
Per conoscere nel dettaglio scientifico lo studio (.pdf in inglese) CLICCA QUI