Bologna, 19 novembre 2021 – Mentre nell’entroterra marchigiano della provincia di Pesaro-Urbino si veleggia verso una proposta di Legge per tutelare il cavallo del Catria, nel vicino Molise, a Montenero Val Cocchiara, con il volgere della stagione verso l’inverno torna prepotentemente in scena la questione del Pentro.
A far suonare l’allarme sui cavalli ‘del pantano’ della Zittola ancora una volta è Angelo Primiani, M5S, che reitera – come già ha fatto l’anno scorso – la propria denuncia in Regione e presso l’assessorato delle politiche agricole regionali.
«I cavalli continuano a essere predati dai lupi e mancano rifugi adeguati per il loro ricovero. Sono passati nove mesi dalla denuncia in cui evidenziavamo le condizioni in cui versa questa razza, a rischio di estinzione. Il silenzio da parte della Regione è stato tombale. Eppure nell’interrogazione depositata allora, fornivamo anche una soluzione al problema. Ovvero la modifica di una legge regionale inefficace e la costruzione di una rete di controlli e regole più stringenti a monte dell’erogazione dei contributi agli allevatori».
Da quanto si apprende, la proposta venne bocciata. Poi arrivò la bella stagione e il problema del Pentro passò in secondo piano.
Un destino scoraggiante come la realtà
Ma le stagioni non derogano. E ora che si guarda verso l’inverno riemergono, intatti, tutti i problemi irrisolti.
Che dal punto di vista di questi cavalli equivalgono a freddo, fame, pericolo di attraversamento di strade e di morte a causa di altri animali predatori.
Da un punto di vista dell’amministrazione della ‘cosa pubblica’, invece, questa vicenda racconta la storia di contributi destinati a chi dovrebbe accogliere e provvedere i cavalli nella stagione fredda e invece li abbandona al pascolo ‘libero’ durante tutto l’inverno. Una prassi conosciuta e comprovata, sulla quale però nessuno vigila e nessuno interviene.
E i cavalli, intanto, rimangono lì. Abbandonati al pascolo ‘libero’… Quando, ovviamente, da quelle parti il pascolo non c’è.