Madrid, 17 luglio 2017 – La Guardia Civil spagnola, in collaborazione con Europol, ha smantellato un gruppo criminale organizzato che trafficava carne di cavallo non adatta all’uso umano in Europa.
L’operazione è stata portata avanti in coordinazione con Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Romania, Svizzera e Regno Unito.
In Spagna 65 persone sono state arrestate e accusate di crimini come maltrattamento animale, falsificazione di documenti, intralcio alle indagini, crimini contro la pubblica salute, riciclaggio di denaro sporco e associazione criminale.
Nel 2013 le autorità irlandesi avevano trovato carne di cavallo all’interno di hamburger dichiarati come prodotti con carne di manzo: da qui era partita la ricerca per capire l’origine della contaminazione visto che nella carne era stato trovato il fenilbutazone, un anti-infiammatorio che non può essere presente nei prodotti di origine animale destinati all’alimentazione umana e che viene somministrato spesso ai cavalli sportivi.
Le indagini avevano coinvolto aziende alimentari, della surgelazione e catene di fast-food, e avevano portato all’identificazione di un cittadino olandese ben conosciuto nel commercio di carne equina.
Nel 2016 il servizio di protezione ambientale della Guarda Civil ha dato il via all’operazione Gazel dopo aver rilevato un comportamento insolito nel mondo dei cavalli: una vera e propria truffa, per cui cavalli in cattive condizioni, troppo vecchi e classificati come Non Destinati alla Produzione Alimentare venivano macellati in due diversi mattatoi.
Quelli provenienti da Portogallo e dal nord della Spagna venivano macellati in uno di questi e poi la carne inviata in Belgio, presso gli impianti di uno dei più grandi esportatori di carne di cavallo dell’Unione Europea.
L’organizzazione criminale falsificava l’identificazione degli animali modificando i loro microchip e la loro documentazione.
Durante l’inchiesta, la Guardia Civil è riuscita ad individuare l’imprenditore olandese già coinvolto nel caso irlandese dei beefburgers contenenti carne di cavallo mentre era a Calpe,nella regione dell’Alicante da dove il criminale dirigeva il suo giro di affari e i collaboratori che seguivano i suoi interessi negli altri paesi coinvolti.
Gli investigatori hanno concluso che l’elemento spagnolo di questa organizzazione era una piccola parte dell’intera struttura europea controllata dal sospettato olandese, poi arrestato in Belgio. L’operazione è stata coordinata dalla Polizia Federale, dall’Agenzia Federale degli Alimenti in Belgio e dalla Guardia Civil. In Francia, Portogallo, Italia, Romania, Svizzera e Regno Unito si sono svolte contemporiloccati o sequestrati tra cui cinque vetture di lusso.
A causa della natura internazionale di questo caso, la Guardia Civil ha chiesto all’Europol il suo sostegno nell’operazione. Europol ha lavorato attivamente in tutte le azioni necessarie tra cui il coordinamento, il primo contatto con gli altri paesi colpiti per avviare le indagini e convocare e sostenere tutte le agenzie coinvolte, per le riunioni di coordinamento e analisi a L’Aia dove tutte le informazioni sono state studiate e trattate.
Durante le ricerche presso i macelli e le strutture sono stati presi diversi campioni. I risultati hanno concluso che la destinazione della carne di cavallo era principalmente al di fuori della Spagna, visto che i campioni prelevati nella penisola iberica corrispondevano a quelli poi trovati all’estero.
E per concludere: vi ricordate l’inchiesta de Le Iene sulla truffa dei cavalli regalati?…ve ne avevamo parlato qui.
Fonte: Europol
P.S. La foto del cavallo ferito che illustra questo articolo ritrae un soggetto ritrovato durante le operazioni di polizia presso una delle strutture sequestrate, e poi salvato.