Condividiamo un interessante articolo di TargatoCN, quotidiano on-line della provincia di Cuneo:
Cuneo, 11 agosto 2017 – Il Comune di Castelmagno e il Centro Occitano di Cultura “Detto Dalmastro” organizzano la prima edizione de I muli di San Magno. Anticamente, in occasione della Festa di San Magno, accadeva che le genti della montagna cercassero di portare vitelli e pecore il più possibile vicino al Santuario, affinché la protezione del Santo fosse maggiormente efficace.
Al punto che, per esempio, il vescovo visitatore, nel 1629, ordinò di costruire un cancello all’ingresso del santuario per impedire che entrassero “le bestie”.
Del resto i numerosi ex-voto per grazie “ricevute” che adornano le pareti dell’edificio sacro attestano che nel 70% dei casi queste grazie riguardavano gli animali. Nel suo prezioso libro dedicato a Castelmagno e al Culto del Santo, Don Galaverna, nel 1894 scriveva: “…è cosa fuor di dubbio che la potenza di San Magno s’estende in modo particolare a proteggere dai malanni il bestiame domestico, specialmente bovino.”
Per questa “specializzazione”, essenziale per le popolazioni che vivevano grazie all’allevamento, San Magno nei secoli divenne il Santo maggiormente venerato in Valle Grana e non solo. Si può affermare, infatti, che il suo culto si ritrova in un’area che, partendo dallo spartiacque tra le valli Maira e Varaita (con l’eccezione del comune di Rossana), raggiunge verso meridione la Val Vermenagna e, nella pianura, una zona che da Busca, passando per Cuneo, arriva fino a Mondovì.
Un gruppo amici di Castelmagno ha pensato di riportare quest’anno qualche animale alla Festa di San Magno e la scelta è caduta sui muli, che per tanto tempo hanno condiviso con gli abitanti della montagna lavoro e fatiche. Una carovana di muli, sabato19 agosto percorrerà dunque il Cammino di San Magno, da Campomolino al Santuario, e nel pomeriggio attorno alle 14.30 riceverà la benedizione.
L’iniziativa si arricchisce con due interessanti appuntamenti nel giorno precedente, venerdì 18 agosto.
Alle ore 10 del mattino, sarà inaugurato nella frazione Batuira di Castelmagno, il museo dedicato al mulo, mentre alla sera, alle ore 21 nel Salone del Municipio a Campomolino si terrà la presentazione del libro di Piervittorio Stefanone “Mollare il pettorale e tirare la braca. I mitici muli nelle Truppe Alpine e sulle nostre montagne” (con proiezione di immagini).
Seguirà un dibattito sulla prospettiva di un ritorno dei muli in Valle Grana (e sulla montagna in generale) e del loro riutilizzo nella prospettiva di un turismo sostenibile, sportivo ed ecologico.