Arborea (OR), 24 maggio 2018 – Consapevole di questa prospettiva l’ASTE – Associazione Sviluppo Regionale Turismo Equestre – ha costruito una strategia di interventi, con obiettivi a medio/lungo termine. Un primo convegno si è tenuto presso l’Horse Country Resort in collaborazione con ASTE e con l’Università Ca’Foscari di Venezia. Oltre 200 partecipanti tra istituzioni, enti pubblici e scuole parlare del “Futuro del Turismo Equestre in Sardegna”.
Sull’eredità ricevuta dal suo fondatore (il compianto Bebbo Ardu, profondo conoscitore della Sardegna, isola attraversata dallo stesso diverse volte a cavallo; nonché grande esperto di cavalli e Presidente dell’Istituto Regionale dell’Incremento Ippico), l’Aste intende creare una rete regionale di ippovie, connesse tra loro da punti di sosta per cavalieri e cavalli, definite Oasi.
Animare tutto ciò, che sta a monte e a valle di tale rete, è la scommessa dell’Associazione, per dare impulso ad una serie di iniziative imprenditoriali e di lavoro attraverso le quali favorire momenti di sviluppo e di crescita delle Comunità locali.
“Obiettivi da raggiungere più facilmente creando sinergie progettuali ed organizzative tra soggetti pubblici e privati.” – riferisce il presidente dell’associazione Salvo Manca.
L’Aste annovera, pertanto, tra i propri soci, sia Enti Pubblici Locali che centri ippici gestiti da privati, oltre a numerosi semplici appassionati.
La Sardegna, terra di cavalli, ricca di incomparabili patrimoni naturalistici, archeologici e culturali, impreziosita da ineguagliabili tradizioni locali e da apprezzati prodotti dell’enogastronomia, rappresenta una delle mete più ambite, in ambito europeo ed internazionale, per gli oltre 15 milioni di appassionati di turismo equestre.
L’allevamento del cavallo, il suo impiego in diverse discipline turistiche (emergente l’endurance e, insieme ad esso, l’interesse dei Paesi Arabi per la Sardegna), la sua diffusione nel trekking , le suggestioni e le emozioni da offrire ai vacanzieri di ogni stagione e di ogni età, costituiscono il perno attorno al quale costruire diverse filiere economico/produttive: nell’allevamento medesimo, nella formazione di guide equestri e di figure tecnico/sanitarie, nell’approntamento e nella manutenzione dei sentieri, nella segnaletica (di tipo tradizionale e di quella derivata dalla tecnologia digitale), nell’accoglienza e nella ristorazione.
Il contesto progettuale di riferimento rimane l’attivazione di un sistema, coordinato ed integrato, in cui i diversi player e portatori di interesse, operino sinergicamente ed in funzione complementare tra loro.
Esiste, in Sardegna, un hub del cavallo, funzionalmente attrezzato ed attrattivo, quasi baricentrico all’isola, con una consolidata esperienza nel settore della ospitalità turistica incentrata sul cavallo.
Esistono anche, sparsi nel territorio regionale, eccellenti centri ippici in grado di ospitare flussi di appassionati, ai quali offrire esperienze incomparabili.
Esistono destinazioni turistiche, di aree interne e di aree marine, di incomparabile fascino naturalistico ed emozionale, quando vissute a cavallo.
L’Aste, con questi colori, vuole comporre un bel quadro da offrire agli ospiti ed a se stessi.
Comunicato Stampa ASTE Horse Country Resort