Cosenza, 8 giugno 2022 – C’era una volta un principe, che si chiamava Pietro Antonio Sanseverino.
Lui viveva a Napoli, ma tra i suoi feudi possedeva anche quello di Bisignano.
Ed è proprio lì che viene ricordato ancora oggi con il Palio del Principe, che ricorda la sua prima entrata in città avvenuta nel 1535.
A Bisignano per ‘palio’ intende una giostra cavalleresca, non una corsa alla tonda come a Siena: i cavalieri si sfidano in una prova di abilità e destrezza a cavallo.
L’obiettivo è quello di infilare un anello (piccolissimo!) con la propria lancia su di un tracciato che prevede anche cambiamenti di direzione repentini.
Fondamentali quindi, più che la velocità, maneggevolezza e armonia del binomio.
Al Palio del Principe concorrono tra loro gli 8 rioni storici di Bisignano: Borgo di Piano, Piazza, San Simone, Giudecca (già Humale), Santa Croce, San Pietro, San Zaccaria, Sant’Andrea, Cittadella Coscinale.
Oltre alla giostra il programma dell’evento comprende tanto altro: un ricco corteo storico, feste propiziatorie in ognuno dei rioni con relative sagre gastronomiche e sbandieratori.
Il Palio del Principe è una festa nuova con antiche radici, molto seguita e amata dagli abitanti di questo comune che conta poco meno di 10.00 abitanti ed è arrampicato sulle ultime propaggini della Sila.
Che tra l’altro ancora nel 1845 era celebrato ‘per le bellissime razze di cavalli’.
Lo scriveva Nicola Leoni nel libro Dalla Magna Grecia e delle Tre Calabrie, e non sarà un caso se nel gonfalone di Bisignano campeggia un cavallo grigio rampante.
Se passate da quelle parti, sappiate che fino al 26 di giugno è festa: con tutto quello che di di bello e di buono vuole dire ‘festa’ in Calabria, e tutti sono felici e contenti.