Viterbo, 23 settembre 2023 – Oggi a Canino è cominciata la 43° Mostra Nazionale del Cavallo Maremmano, con la tappa del Campionato nazionale di morfologia Anam e pre-selezione dei puledri di 2 anni per l’approvazione a stalloni.
Un evento importante per la razza, logico quindi sentire in merito il presidente della Associazione nazionale allevatori cavallo dei razza Maremmana, Filippo Sbardella.
Un appuntamento di quelli contano, qui a Canino.
“Sicuramente imperdibile. Per me poi è sempre l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte dell’allevamento e della selezione. Come sappiamo il cavallo Maremmano è molto seguito dal punto di vista selettivo, basti pensare al Performance test dei maschi e delle femmine. Questo è un momento di raccolta dei cavalli di tutta Italia, perché i Maremmani sono allevati dal nord al sud della penisola, oltre che nelle regioni particolarmente vocate come Lazio e Toscana. Qui si fa il punto della situazione di un lavoro di anni”.
E’ cambiato qualcosa rispetto all’anno scorso, che direzione ha preso il Maremmano in questi ultimi tempi?
“Non è cambiato nulla dall’anno scorso, gli schemi selettivi sono sempre gli stessi: proseguiamo sulla strada intrapresa”.
Se lei dovesse descrivere il Maremmano al classico marziano che non ne ha mai sentito parlare?
“Gli direi che è un cavallo storico dell’Italia, che le sue origini si perdono nei secoli partendo dai cavalli dei Romani e degli Etruschi. E che oggi è una eccellenza del patrimonio zootecnico nazionale di cui andare fieri”.
Una cosa che non manca all’ambiente del Maremmano è la passione di allevatori e ‘utilizzatori finali’.
“E’ vero: perché è un cavallo che attrae e si fa voler bene. Nonostante la crisi del settore – e no soltanto del settore allevatoriale – è una realtà che ci sarà sempre, per tanti motivi. Primo tra tutti perché è un perfetto cavallo da diporto, che possono montare tutti”.
Presidente Sbardella, lei è nato in mezzo ai cavalli Maremmani, li conosce da sempre: ma la loro dote che glieli fa stare così vicini al cuore anche adesso quale é?
“Sicuramente la lealtà: sono cavalli che non ti tradiscono mai, sono compagni di lavoro e di vita. Io li ho sempre visti così, come compagni di vita infaticabili e inesauribili. Perché quando ti danno la loro fiducia stai tranquillo che non ti lasciano per strada, sei in buone mani con loro”.
Buon fine settimana a tutti gli amici riuniti lì a Canino: e a presto per un resoconto dettagliato sulla due giorni laziale del cavallo Maremmano.