Milano, 25 ottobre 2023 – Una presentazione smart e metropolitana per la edizione 125.0 dell’appuntamento veronese tanto atteso da tutti.
Perché con tante novità risulta automatico trovare una definizione ‘digitale’ per la prossima Fieracavalli Verona che dal 9 a 12 novembre 2023 richiamerà tutto il mondo nazionale (e non solo) del cavallo e dell’equitazione.
Una presentazione snella, pochi fronzoli e dritti al punto i relatori.
Federico Bricolo, presidente di VeronaFiere, disegna coi numeri quello che troveremo una volta varcati i cancelli della fiera: 2.500 cavalli di 60 razze diverse, 700 espositori, 200 eventi differenti tra show e spettacoli, 35 associazioni tra federazioni sportive, enti di promozione, associazioni allevatoriali e di volontariato.
Bricolo sottolinea anche l’attenzione speciale data al sociale, alla sostenibilità e al benessere del cavallo che si riuscirà a dare grazie al sostegno di tutta la community equestre.
Dall’intuizione di fine ‘800 che ha fatto nascere l’appuntamento veronese ai nostri giorni il mondo è cambiato.
Ma FieraCavalli Verona si adegua: ed è orgogliosa della sua attenzione al sociale, al mondo dei più piccoli, e anche della 1° Ippovia urbana, un modo diverso di conoscere la città scaligera.
Orgogliosa anche della collaborazione con Progetto Islander di Nicole Berlusconi: sottolineando che è la passione a unire aspetti tanto diversi dello stesso mondo.
Passione che passa anche attraverso i ritratti di Toni Thorimbert, che ha realizzato le fotografie che illustrano la campagna di comunicazione di questa Fieracavalli.
Thorimberg è presente con un video-messaggio che non può fare altro che ispirare tutta la nostra comprensione: non è potuto essere qui perché impegnato in una giornata a cavallo, lo vediamo in sella e con tanto di Stetson ben calcato.
“In questi ritratti nessuno guarda in camera, ma cavallo e persone si guardano l’un l’altro: è un modo di enfatizzare la relazione uomo-cavallo”, Toni Thorimbert
Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere ricorda la vocazione speciale della manifestazione che ha nel suo Dna l’attenzione al sociale.
Ma anche ad uno sviluppo etico rispettoso: quest’anno i visitatori potranno girare per stand e padiglioni in massima sicurezza, e i cavalli vivere questi 4 giorni nella massima tranquillità possibile.
Continua l‘esperienza di Riding the Blue dedicata alle persone con disturbi dello spettro autistico, e presto l’importanza del mediatore cavallo nei percorsi dedicati loro sarà riconosciuta dal Ministero della Salute.
Anche il Gran Galà serale, Art’è, vedrà ogni sera un momento dedicato a protagonisti speciali e non ‘solo’ agli artisti.
La prima serata vedrà l’attivista Gessica Notaro impegnata in un intervento sul tema della violenza di genere; nella seconda invece saranno le persone portatrici della sindrome di Down e le loro famiglie a prendersi la scena.
Nell’ultima rappresentazione del Galà sotto i riflettori anche Progetto Islander e la sua attività a favore della raccolta fondi per il reparto di oncologia pediatrica del Gaslini di Genova.
E’ l’avvocato Alberto Franchi a parlare dell’Horse Safety System.
L’anno scorso ce lo avevano promesso in sala stampa, subito dopo la morte del povero Tango: “Il prossimo anno ricorderemo questo cavallo nel modo più bello”.
Anche per questo è stato riprogettato tutto il quartiere fieristico. Sono stati istituiti due comitati per realizzarlo, uno di indirizzo e uno scientifico per puntare l’attenzione non solo sull’aspetto antinfortunistico ma anche ambientale e soprattutto del benessere animale.
Il risultato di questa forte volontà di cambiamento è un sistema molto evoluto, primo e unico in Italia al momento mirato alla prevenzione degli infortuni.
“Ci siamo autoregolamentati” ha spiegato Franchi, “dotati di norme individuate e studiate da professionisti dei diversi ambiti: il risultato è un modello esportabile, possiamo adesso dare assistenza e consulenza in tema di sicurezza, ambiente, lavoro. E sono previste pubblicazioni targate Fieracavalli in materia di diritto equestre nell’immediato futuro”.
Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere: “Fieracavalli è anche business: sono venuti qui per fare affari 700 espositori da 25 paesi diversi, ospitiamo 25 delegazioni straniere dai principali mercati di sbocco del settore a rimarcare l’importanze economica del comparto equestre. Il settore più nuovo è quello che abbiamo dedicato al Salone del Turismo Rurale e dei prodotti tipici: perché il turismo lento, il territorio, l’enogastronomia sono strettamente connessi al nostro mondo”.
Per la prima edizione 60 stand: non male come partenza.
Della parte sportiva relativa alla Fise hanno parlato il presidente Marco Di Paola e Riccardo Boricchi : qui i dettagli più interessanti per gli appassionati di Jumping.
Non poteva mancare Maria Baleri, consulente tecnico di Fieracavalli: le viene chiesto come si fa a gestire per 4 giorni una scuderia che è tra le più grandi del mondo.
“Cerchiamo di soddisfare le diverse esigenze che hanno diversi cavalli: ogni settore ha le sue specificità, e grazie ai nostri partner organizziamo tutto secondo i diversi requisiti necessari. IIBHA, AIQH, AIA, Anacaitor, Ancrhai, Anamf, Anam, Gruppo Italiano Attacchi, Anareai, il mondo del cavallo Arabo e quello Iberico, tutte le altre associazioni e le federazioni : uniti per lo stesso obiettivo, far stare bene i cavalli, tutti i cavalli. Quello che vogliamo fare è dare ad ognuno il giusto spazio per raccontarsi: con una particolare attenzione per i più giovani, che sono il nostro futuro e la nostra speranza di domani. Poi all’ambiente e al territorio, di cui il cavallo è un ambasciatore imbattibile: e nello spazio di Natura a Cavallo, dedicato al Bosco Didattico, questo concetto sarà spiegato dal vero. Il nostro pubblico è sensibile, il fattore ‘esperienza’ non mancherà di certo in questa Fieracavalli: il mondo oggi è diverso, e noi siamo cambiati con lui”.
Non ci resta che aspettare si aprano i cancelli la mattina di giovedì 9 novembre: sarà una nuova Fieracavalli.
E va bene così, perché con lei siamo cresciuti e cambiati anche noi, in tutti questi anni insieme.