Ascoli Piceno, 11 gennaio 2019 – Maria Teresa Zappasodi, Terry per gli amici, tra i cavalli che la accompagnano in giro per feste e fiere con il suo numero in libertà ha anche un Cavallo Agricolo Italiano da tiro pesante rapido, Terremoto.
Terry ha cominciato questo lavoro 5 anni fa con un castrone Anglo Arabo Sardo di nome Nord: “Da lì, piano piano piano” racconta Terry “ho iniziato ad aggiungere cavalli, alcuni nati qui da me, fino ad arrivare a quattro. Con loro nel 2016 abbiamo vinto l’edizione di Talenti&Cavalli a Fieracavalli Verona e partecipato a diversi spettacoli in tutta Italia fino ad arrivare nel 2017 al Gala d’Oro Magnifique e nel 2018 al Galà Passione di Travagliato Cavalli.
Questa mia passione per il lavoro in libertà mi ha cambiato la vita, arricchendomi interiormente grazie a tante esperienze umane e al rapporto con loro, i cavalli, perché un cavallo spesso può migliorare la vita di una persona: come è stato nel mio caso.
Alla fine del 2018 decisi con una mia amica e grande professionista, Annamaria Quaresima, di fare un video e mandarlo in Francia agli organizzatori di Cheval Passion di Avignone: volevo provarci, volevo vedere se davvero il nostro lavoro potesse arrivare in quella che è ritenuta per antonomasia la patria del lavoro in libertà.
Da lì e’ iniziato il mio sogno perché siano stati scelti per partecipare al loro Cabaret Equestre: credo sia il massimo che potessi desiderare.
Li verrà con noi anche il nostro Terremoto, un puledrone Caitpr che ha una storia particolare, come particolare è stata e sarà la storia di quelle terre che hanno subito il terremoto del 2016: lui proviene dall’azienda agricola di Arcangelo Cavezza a Cittàreale, lo scelsi tra una quindicina di puledri perché mi colpì per quella stella in fronte simile a quella del mio Nord: mi dissi “è lui “.
Il giorno che sarei dovuta andarlo a caricare per portarlo a casa era il terribile del 31 ottobre 2016 quando alle sette di mattina quel poco rimasto in piedi crolló definitivamente: come la stalla in cui era ricoverato lui che si salvò per miracolo. Da lì gli misi questo nuovo nome, perché in realtà lui da certificato si chiama Mietto.
E portare in Francia anche un pezzo di questa storia italiana, che lui rappresenta, è per me ancor più motivo di orgoglio e onore.
Ci faremo valere, spero che riusciremo a fare del nostro meglio: con Indio, Nord, Dedalo, Calypso, Nejma e Terremoto”.