Verona, 27 ottobre 2017 – Sono stati presentati oggi a Verona i risultati preliminari dello studio condotto dal Dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Perugia promosso da UISP e Ecopneus. “Valutazione dello stato sanitario delle vie aeree in cavalli da scuola e dell’esposizioni a polveri nei maneggi: confronto tra campi in sabbia e campi in PFU“, questo il titolo dello studio da poco condotto, una ricerca concepita con lo scopo di valutare la presenza di infiammazione delle vie aeree profonde in cavalli da maneggio e di individuare eventuali differenze nello stato dell’apparato respiratorio in animali che lavorano in campi in sabbia, in PFU e misti.
I risultati di tale ricerca sono stati illustrati oggi nella cornice di Fieracavalli alla presenza di Giovanni Corbetta, direttore generale Ecopneus, Patrizia Minocchi e Fabrizio Forsoni dell’UISP, Sara Busechian, DVM Phd Scienze Equine del Dipartimento medicina veterinaria Uni Perugia. L’attvità di ricerca di è avvalsa della possibilità di condurre test sugli innovativi campi di lavoro UISP-Ecopneus composti interamente da granuli di gomma riciclata da Pneumatici Fuori Uso (PFU). Un esemplare di questo innovativo e particolare campo è stato realizzato all’interno di Fieracavalli salla società Promix con materiale fornito dalle aziende Steca ed Ecoricicla. Questi campi rappresentano sicuramente un’innovazione tecnologica che concilia il benessere del cavallo con una gestione dei centri equestri più semplice, economica ed ambientalmente sostenibile.
Qui le immagini del campo in gomma riciclata presentato da Uisp e Ecopneus a FieraCavalli. Nella presentazione dei risultati della ricerca sono intervenuti Giorgio Pisano, responsabile sviluppo mercati Ecopneus, Patrizia Minocchi, Giovanni Corbetta, Sara Busechian, Fabrizio Forsoni.
Dalla ricerca è emerso chiaramente che la dispersione delle polveri è un problema per la salute di cavallo e cavaliere. Il personale addetto alle attività equestri è infatti molto esposto a notevoli livelli di polveri in quanto le pavimentazioni dei maneggi sono tradizionalmente costituite da sabbia o terra dalla composizione estremamente variabile in base alla zona di provenienza. Una superficie del genere ha quindi bisogno di essere bagnata a lungo prima di iniziare il lavoro con il cavallo per ridurre i fastidi per l’animale e contenere la dispersione delle polveri che può portare all’insorgenza di patologie respiratorie come la silicosi.
L’attuale progetto di ricerca ha voluto misurare e confrontare i livelli di concentrazione di polveri inalabili e respirabili in un maneggio con “fondo tradizionale”, in un maneggio con fondo in gomma riciclata e in uno con fondo misto sabbia/gomma riciclata, durante le attività equestri, per valutarne le rispettive caratteristiche e performance.
Lo studio:
Sono stati selezionati 9 soggetti, 3 per ciascun tipo di campo. Sono stati scelti cavalli da maneggio perché sono quelli che lavorano più frequentemente sui terreni in esame.
Tutti gli animali sono stati sottoposti a visita clinica prima e dopo il lavoro, ed entro un’ora dalla fine della lezione. Sono stati effettuati due rilievi, a distanza di due mesi l’uno dall’altro. Alla valutazione clinica, tutti gli animali sono risultati sani.
Oltre agli esami preliminari, i cavalli sono stati osservati durante il lavoro per registrare il numero di animali che presentava colpi di tosse. Pur non essendo segno di una patologia, la tosse è comunque indicazione di uno stato irritativo delle prime vie aeree, che seppur transitorio, riduce il benessere sia del cavallo che del cavaliere durante il lavoro.
Ed è proprio questo indicatore a evidenziare che il campo in PFU può migliorare il benessere di animali e operatori che lavorano in maneggio: durante il lavoro infatti, due animali su tre hanno mostrato tosse lavorando sul campo in sabbia, uno su tre sul campo misto, ma nessun cavallo ha tossito su quello in PFU.
Ovviamente questo è un primo studio che apre la strada a ulteriori approfondimenti sulla valutazione dello stato sanitario delle vie aeree di cavalli con diagnosi di asma equina dopo il passaggio ad un campo in PFU.
Il presente studio sarà inoltre continuato con la misura ed il confronto dei livelli di concentrazione di polveri inalabili e respirabili in un maneggio con “fondo tradizionale” e in un maneggio con fondo in gomma riciclata, durante le attività equestri.
Ma i primi risultati evidenziano la capacità dei campi in gomma riciclata di ridurre notevolmente la polverosità – sia per la frazione respirabile che per quella inalabile delle polveri, che dipendono dalla dimensione delle particelle aerodisperse – rispetto ai campi misti e a quelli in sabbia, con indubbi benefici per la salute e il benessere di cavalli e cavalieri.
Fonte: Comunicato Stampa UISP – Ecopneus