Verona, 26 ottobre 2018 – Fieracavalli è tradizione, è passione ma anche mestiere. Nella sua 120esima edizione, quella del 2018, ad animare l’Area B, la Cittadella della Mascalcia, torna la gara nazionale organizzata da UNOM, Unione Nazionale Operatori Mascalcia.
Un concorso molto interessante che, con lo svolgersi delle sue tre categorie dedicate a Professionisti, Semi-Professionisti e Apprendisti, vuole attirare l’attenzione su una professione, un mestiere che ha un’importanza incredibile nelle attività equestri.
Chi trova un buon maniscalco, infatti, trova un tesoro. La ferratura giusta, la buona cura del piede, è fondamentale per preservare la salute, la forma e la prestanza del nostro cavallo.
Ed è forse per questa consapevolezza, o più banalmente per la spettacolarità dell’arte della mascalcia, che sono stati numerosi gli spettatori ad accorrere intorno ai concorrenti di questa gara.
La prova riservata ai professionisti, la più prestigiosa, è stata divisa in due sessioni da 70 minuti con una finale a 4 maniscalchi per la ferratura.
Nella prima parte di gara ai concorrenti è stato richiesto di forgiare un ferro posteriore e un ferro a sorpresa sulla base di un piede esposto e visibile all’inizio della prova, piede di cui i concorrenti non hanno potuto ricalcare la sagoma. Stessa modalità per la seconda sessione dove, però, è stato richiesto un ferro anteriore e un altro a sorpresa. Nella finale, a cui accederanno solamente i migliori quattro sarà chiesto di applicare un ferro a un piede di un cavallo, ferro da forgiare al momento in base alle caratteristiche del piede in questione, e un ferro a sorpresa richiesto dal secondo giudice.
Una gara che ha intrattenuto un gran numero di persone, sia adulti che bambini, affascinate dal rosso vivo dei ferri incandescenti. Un mestiere, un’arte che non smette mai di incantare.