Verona, 24 ottobre 2018 – Appuntamento con il Parareining allo stand di Cavallo Magazine di Fieracavalli – Padiglione 4, F6 – sabato . Fra i presenti Massimo Villa, professionista per la riabilitazione equestre fin dal 1994, quando conseguì la specializzazione Anire, seguita due anni dopo dal corso di formazione in psicomotricità presso il l’Università Cattolica di Milano, e nel 2001/2002 dal Master presso il Centro studi e formazione in Psicologia dello Sport di Milano. Dal 2006 Tecnico federale specializzato in riabilitazione equestre, nel 2010 Villa diviene anche Tecnico federale di 3° livello Fise.
Da anni Massimo lavora nella monta americana e specificamente nel circus del Reining, e mettendo insieme le sue due competenze qualche anno fa a iniziato a interessarsi alla possibilità di far nascere anche in Italia un interesse per il parareining, già avviato in altre nazioni a partire dal pioniere Canada. Dopo un lungo lavoro, non sempre ben compreso nella sua difficoltà e assiduità, è arrivato a ottenere alcune importanti dimostrazioni in sedi prestigiose come la serata delle finali open all’Irha/Nrha Futurity.
La Fise, abbracciando e promovendo il progetto Parareining, ha oggi un ruolo rilevante nella codifica di questa disciplina il che ha reso la strada più liscia di quanto non fosse in origine. Il progetto Parareining è sostenuto dalla collaborazione tra i Dipartimenti Reining, Formazione, Sport Integrati e Interventi Assistiti con il Cavallo (Iac), oltre che dal supporto dell’Italian Reining Horse Association. La fonte tecnica del progetto è l’organizzazione mondiale no profit per lo sviluppo del reining tra i disabili World Para Reining (Wpr), e il piano di lavoro è stato presentato e applaudito durante l’Assemblea Generale Fei 2018.
La storia del parareining inizia oltreoceano, alcuni anni fa. L’input venne dalla nota trainer canadese Lisa Coulter, quando invitata divenire attiva nel Para Committee di Equine Canada – la federazione Canadese – si è immediatamente interessata alla possibilità di introdurre il reining, particolarmente adatto, fra le discipline della paraequitazione. Nel 2013, Lisa seguì la parareiner Rebecca Hart durante l’Aqha World Show di Oklahoma City, e fu la prima uscita in gara di un atleta disabile in un contesto tanto prestigioso. In seguito fondò World Para Reining per iniziare a costituire una rete globale per la diffusione di questo sport fra i para-riders di tutto il mondo, e dal 2015 Wpr tiene un World Championship.
Anche il Parareining italiano, praticato oggi già da un discreto manipolo di atleti provenienti da tutte le zone della Penisola. con l’aspettativa di una sempre maggior diffusione, è in dirittura per il suo riconoscimento come disciplina agonistica equestre indipendente: oggi le linee guida sono ben delineate, con pattern, regolamenti e categorie pronti per dare inizio a un vero e proprio campionato. In base alla classificazione dell’atleta i percorsi possono essere svolti al passo, passo/trotto o al galoppo. Sono anche già stati normati la bardatura e gli aiuti compensatori regolari per svolgere una gara. Dice Massimo Villa: «È una nuova prospettiva per interpretare questa spettacolare specialità, un punto di vista che lascerà tutti gli appassionati con il cuore in gola per l’emozione».