Verona, 14 novembre 2024 – Per chi ama le razze autoctone italiane è un appuntamento imperdibile tra quelli che arricchiscono Fieracavalli.
Parliamo del Gala Italiano, vinto in questa edizione da La Bardella Maremmana di Marta e i Butteri della Fattoria di Pomonte: perfetta sintesi delle due anime di Maremma, quella laziale e quella toscana.
E’ l’artista equestre Giuseppe Cimarosa, uno dei tre giudici del Gala Italiano con Antonio Giarola e Rudy Bellini, a raccontare la loro esibizione: “Li abbiamo premiati per l’attinenza al tema proposto, quello della tradizione: ma non solo. Hanno portato un numero denso, non lento, armonico e con un bel ritmo, piacevole da vedere. Rivisti la domenica sera nel campo di Talenti d’Oro, molto più grande di quello dove si erano esibiti al 10, erano ancora più belli: lo spazio ha valorizzato le loro qualità e il dinamismo di cui sono capaci”.
Ancora meglio sapendo che la loro performance ha colpito nel segno nonostante gli imprevisti: in campo con i butteri e la razzetta dei puledri dovevano esserci anche le bovine Maremmane, rimaste a casa per via della Blue Tongue.
A noi piace pensare che sia stata proprio l’abitudine a condurre animali liberi che ha permesso a cavalieri e amazzoni della Bardella di Marta e della Fattoria di Pomonte di adattarsi in corsa alla nuova formazione.
Perché cavalli e bovini sono ogni giorno diversi, proprio come le persone e occorrono colpo d’occhio, sensibilità e capacità in sella per agire e reagire nel modo giusto e non lasciarsi scappare nessun puledro, nessuna manza.
Sarà per questo che ai nostri occhi la monta da lavoro tradizionale è sempre uno spettacolo: vincente, come al Gala Italiano 2024.
Hanno montato insieme: Riccardo Carlucci su M.Cometa, Federico Sgherri Su M.Edera della Trappola, Eleonora Peri su M.Furioso, Samuele Pastorelli su M.Isidoro di Roccarespampani, Gaspare Sabatini su M.Er Bello della Roccaccia, Piero Cruciani su M.Ivano di Roccarespampani, Emanuele Faccenda su M.Echemo di Castelporziano, Luca Cinti su M.Cinghiale dell’Alberese, Daniele de Grossi su M.Brenno.
I puledri della razzetta: M.Omega, M.Penelope Preziosa, M. Nolvio della Leya, M.Olimpia e M.Nettuno di Roccarespampani.
Un ringraziamento particolare a Simona Falorni per le fotografie.