Verona, 11 novembre 2019 – L’unione fa la forza, e grazie ai gruppi equestri Butteri della Maremma e Cavalieri Maremmani la Toscana, i suoi cavalli (e anche i suoi buoi!) si aggiudicano il primo posto tra i numeri del Gala Italiano di Aia condotto da Nico Belloni che ha visto il suo epilogo nel pomeriggio di ieri, l’ultima giornata di Fieracavalli Verona in edizione 2019.
I tre giudici incaricati dalla Associazione Italiana Allevatori sono stati il regista del Gala d’oro di Fieracavalli Antonio Giarola, Dario Milanese di Cavallo&Company e chi scrive queste righe per voi: il verdetto, espresso all’unanimità, ha messo sul gradino più alto del podio la Toscana e i suoi Maremmani, piazza d’onore per il talento di Filippo Gozzi e i suoi impeccabili Bardigiani che si sono assicurati la seconda posizione e Jessica Menegon con Zafira, puledra Haflinger, al terzo posto.
Epico ed evocativo il numero dei toscani: l’entrata in campo dei quattro buoi dava già il tempo allo spettacolo, vedere quegli animali magnifici fermarsi non appena entrati nell’arena sugli appiombi, a testa alta, per guardarsi intorno con serena sicurezza dava l’impressione di trovarsi davanti a re in incognito.
Le loro larghe corna sembrano davvero corone, e il loro passo è regale e calmo: attorno i cavalli Maremmani montati da cavalieri e amazzoni eleganti come solo i butteri sanno essere che hanno condotto i buoi verso il carro dove sono stati aggiogati, bellissimo il momento in cui sono smontati di sella e si sono allontanati, lasciando i cavalli fermi e immobili disposti a cerchio attorno ai buoi.
Eleganza, tradizione, addestramento, quella giustezza di ritmo espressa sia nelle andature dei cavalli che nei tempi del numero: brava Toscana, bravi Umberto Pellegrini, Domenico Germoni e tutti i loro compagni.
Filippo Gozzi con la sua posta a 6 cavalli Bardigiani ha dimostrato classe, padronanza assoluta delle tre pariglie guidate con mano sicura e una presenza da showman navigato: e i sei pepati Bardigiani che lo hanno affiancato sono stati assolutamente impeccabili, così tipici non solo come modello morfologico ma anche come affidabilità, flessibilità e impegno.
I loro nomi? Istrice e Ispanico sotto i piedi di Filippo, le giovanissime Furbetta e Nikita nella pariglia intermedia e Bramante e Gioia di volata: da notare che Istrice, Ispanico e Bramante con Filippo sono plurimedagliati nelle gare di monta da lavoro, a dimostrazione della capacità dei Bardigiani di divertisi a fare qualsiasi cosa con i loro umani.
Terze Jessica Menegon e la sua Haflinger Zafira: Jessica aveva l’arduo compito di difendere il titolo vinto lo scorso anno e ha affrontato l’impegno con una puledra di tre anni figlia della cavalla che ha vinto con lei l’anno scorso, Elsa; se il buongiorno si vede dal mattino, dopo questo esordio veronese Zafira e Jessica ce ne potranno far vedere delle belle, nei prossimi anni.
Quarti a pari merito i cavalli delle Murge de Il Nero Luminoso, guidati da quell’istrione che è Franco Calisi e Luca Miazzo con Beta, cavalla Caitpr, e le Amazzoni dell’Apocalisse e i suoi cavalieri.
Menzione personale speciale per Beta, che ha dimostrato tutta la buona volontà che è la caratteristica più preziosa di ogni razza da lavoro: è stata capace di distinguersi in ogni momento, dimostrandosi una perfetta compagna di giochi, allegra e spensierata ma capace di esaudire ogni richiesta.
Per chiudere la giornata trionfale della Toscana è arrivato anche il terzo posto di M. Gea dei Settemerli, puledra Maremmana allevata da Gregorio Savio che ha vinto il Best in Show di razza del campionato nazionale di morfologia Anam ma anche guadagnato un prestigioso 3° posto nella morfologia delle femmine di due anni del circuito Mipaaft, distinguendosi così tra tutte le coetanee anche fuori razza.
Un successo che vale ancora di più considerando che un’altra cavalla made in Maremma, M.Fanny di Formole, era prima nel salto in libertà dopo le qualifiche del sabato, concludendo in una buonissima settima posizione: i risultati parlano chiaro, Anam sta lavorando nella giusta direzione e la ricchezza genetica dei cavalli Maremmani permette giornate come questa, dove arrivano a vincere sia nella tradizione che nello sport.
Arrivederci al prossimo Gala Italiano della Associazione Italiana Allevatori: lo spettacolo dove vince, sempre, l’allevamento italiano,