Verona, 27 ottobre 2017 – I suoi tifosi sono tantissimi. E aumentano di giorno in giorno, ovviamente. Sulle pagine dei giornali di settore stranieri lui e Lorenzo de Luca sono presentati come i nuovi fenomeni italiani. Certo: che siano italiani non c’è dubbio alcuno, che siano fenomeni lo stesso. Alberto Zorzi ha scalato vertiginosamente le classifiche internazionali da quando è approdato nella scuderia di Jan Tops, in Olanda, disponendo così dei cavalli giusti per mettere in mostra tutto il suo favoloso talento di cavaliere. I risultati del 2017 parlano chiaro, del resto: e adesso il cavaliere padovano sta lottando per arrivare finalmente a raggiungere la tanto ambita top-10 dove da tempo lo sta aspettando Lorenzo de Luca. Alberto Zorzi è al tredicesimo posto: basterebbe qualche risultato identico ai tanti già messi in fila fino a oggi per salire l’ultimo scalino… Il tutto sull’onda di un entusiasmo davvero notevole da parte del pubblico che lo segue – lui come Lorenzo de Luca – con passione e dedizione.
Ma tra i tanti spettatori che ammirano con il fiato sospeso i percorsi del campione azzurro ce n’è certamente uno particolare. Il suo nome è Roberto. Ha 66 anni. Ed è l’uomo che insieme ad Antonella ha dato inizio a tutto: perché di cognome si chiama Zorzi. Il papà di Alberto. Roberto Zorzi è qui a Verona e si gode la presenza del suo Alberto: guarda con gli occhi di padre un figlio ammirato dal pubblico internazionale e richiestissimo da giornali e televisioni. Gira per padiglioni e stand e campi di gara e di lavoro con l’aria di chi si diverte un mondo a vedere cavalli e cavalieri pensando allo stesso tempo che suo figlio è Alberto Zorzi, quello per il quale tutta Italia gioisce. Roberto Zorzi non appare e nemmeno vuole apparire: sta ai margini di tutto questo in silenzio e nella massima discrezione proprio per godersi lo spettacolo con il distacco dello spettatore. Ma deve essere strano ed emozionante allo stesso tempo essere spettatori di proprio figlio insieme a migliaia e migliaia di altri spettatori che lo stanno a guardare… Roberto Zorzi sa tutto quello che è successo e sta succedendo al suo Alberto. Conosce l’impegno e la fatica che Alberto ha messo e sta mettendo nella sua professione. Lo sa. Ma sa e conosce molto bene anche ciò che ha preceduto tutto questo. E lo dice a mezza voce, quasi senza volerlo dire: “Beh, sì, un po’ di sacrificio anche di noi genitori”. Lo dice felice, però.