Bologna, 18 giugno 2023 – Taranto si prepara ad accogliere il 24 Giugno il famoso e suggestivo Carosello dei Carabinieri, una delle più suggestive manifestazioni di arte equestre che ci siano: l’esibizione a carattere storico militare dell’Arma dei Carabinieri messa in atto dal 4º Reggimento Carabinieri a Cavallo, al termine della quale viene riprodotta la storica carica di Pastrengo, avvenuta durante l’omonima battaglia nel contesto della prima guerra di indipendenza italiana.
Si tratta di un evento unico, di eccezionale portata, è infatti la prima volta in assoluto che il Carosello storico dell’Arma dei Carabinieri arriva a Taranto, la seconda volta in assoluto in Puglia, approdò infatti a Bari nel 2007.
È stato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci che ha accolto l’invito del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Gaspare Giardelli di portare a Taranto lo storico Carosello, iniziativa che vede in prima linea il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Fortemente attrattivo, il Carosello dei Carabinieri avrà luogo sul campo dello stadio di Taranto Erasmo Iacovone, che prima del suo restyling, regalerà alla città un’emozione mozzafiato, che se da un lato valorizza il territorio con il coinvolgimento di tutta la comunità ionica, dall’altro rafforza e consolida i legami della Città con l’Arma dei Carabinieri.
È qui che avranno luogo le belle “figurazioni” che i Carabinieri a cavallo presenteranno con molteplici coreografie, ove i cavalli divisi per colore offrono un colpo d’occhio di singolare bellezza.
L’attrattiva della coreografia, studiata nei minimi dettagli e che prevede un alternarsi incessante di raffigurazioni, non va disgiunta dal significato di alcuni momenti dell’impiego dei cavalieri in battaglia, che si concludono nella simulazione dello scontro finale tra i due Squadroni.
Sin dal suo insediamento il Comandante provinciale di Taranto dell’Arma dei Carabinieri, il Col. Gaspare Giardelli, già Comandante del Gruppo Squadroni del Reggimento Carabinieri a Cavallo, dal 2009-2015 nella cui veste ha diretto l’esecuzione del celebre Carosello Storico, anche a Windsor nel 2012, per celebrare i 60 anni di regno della Regina Elisabetta II e Comandante del Gruppo Squadroni del Reggimento Corazzieri, dal 2015-2017, accarezzò l’idea di portare il Carosello a Taranto.
Un’idea maturata da Giardelli, oltre che per lo spirito di servizio e l’interesse nei confronti della Città di Taranto e delle Istituzioni che con slancio lo hanno accolto, anche grazie all’interesse che egli ha sempre avuto per i cavalli di Razza Italiana, avendo a cuore il proposito di “ingaggiare” sempre più cavalli Italiani nel file del Reggimento Corazzieri e degli Squadroni Carabinieri, anche grazie alla transizione del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. Giardelli nel 2017 ebbe proprio il merito di individuare presso il Centro Biodiversità di Martina Franca, i primi soggetti che sarebbero entrati a pieno titolo di lì a poco a far parte della compagine del Quirinale. E parliamo dei mitici Isacco, Fosforo e Futuro. Cavalli addestrati attraverso il sistema della doma dolce a Martina Franca, da capaci e tenaci uomini di cavalli che al di la della casacca hanno sempre fatto bene il loro lavoro. Giardelli è stato quindi il vero apripista all’utilizzo del Cavallo Murgese nelle file dei Carabinieri a cavallo.
La data unica di Taranto
Ma torniamo al Carosello che sbarca a Taranto il sabato 24 giugno, unica data.
Assistervi significa immergersi in un’atmosfera che fa rivivere la storica vicenda, dei carabinieri di Pastrengo, il comando alla carica, la foga dei cavalli, il balenio delle sciabole sguainate dei cavalieri.
I cavalli condotti con eleganza, da espertissime mani nel Carosello eseguono, attraverso comandi, impercettibili all’occhio umano, figure di alta scuola, da quelle in linea, al frazionamento in quadriglie, con incroci in diagonale, ad attraversamenti a pettine, dai cambiamenti trasversali agli incontri longitudinali in andature che variano repentinamente.
Il Carosello che si propone come esibizione a carattere militare si traduce nell’alternarsi di passaggi veloci, dall’ordine chiuso all’ordine sparso, come quando in combattimento le truppe cercano di adattarsi al terreno e alle esigenze della tattica difensiva od offensiva. Le andature al trotto ed al galoppo si troncano in alt improvvisi. Poi, al ritmo incalzante della musica, la trama riprende a svolgersi e a mostrare un nuovo disegno.
Un’impresa quella del Carosello che è stata possibile realizzare a Taranto grazie all’importante e professionale collaborazione delle sorelle Carelli e del loro team che hanno messo a disposizione le strutture dell’Ippodromo Paolo VI, che egregiamente si prestano per un evento di questa portata.
Info pratiche
La partecipazione è aperta a tutti, previa prenotazione su Carosellocarabinieri.Eventbrite.it con l’esibizione del ticket gratuito. Si ricorda che sono disponibili ancora dei posti per accedere Carosellocarabinieri.Eventbrite.it
Un po’ di storia: la ‘prima’ del Carosello
La prima esibizione del Carosello storico dell’Arma dei Carabinieri nella forma giunta fino ai tempi attuali, può considerarsi la manifestazione svoltasi a Roma il 3 maggio 1883 in occasione del matrimonio di Tommaso Alberto di Savoia, duca di Genova con Isabella di Baviera in piazza di Siena a Villa Borghese.
Passeranno poi cinquant’anni prima che l’evento si ripeta e ciò avverrà nella stessa Piazza di Siena il 9 luglio 1933, data di nascita del Carosello storico dei Carabinieri, in occasione del 119° Anniversario dell’Arma. Allora l’esibizione avvenne con cavalieri abbigliati con uniformi d’epoca e questa tradizione andò avanti per diverso tempo. Successivamente si decise che i cavalieri partecipassero al Carosello, con la grande uniforme storica, tuttora in dotazione a ogni militare dell’Arma dei Carabinieri.
Ancora oggi in occasione del Concorso Ippico Internazionale di Roma Piazza di Siena, la verde esedra di Villa Borghese della capitale, riecheggia con gli scalpitii degli zoccoli dei cavalli e le note musicali della Fanfara dei Carabinieri con lo storico Carosello che conclude la manifestazione maggese.
di Deborah Giorgi