Giulia Mattalia e Adamo Martin, con il sostegno di una rete di sostenitori entusiasti, hanno annunciato il lancio del progetto “Paradriving Piemonte 2025 – Ruote e Zoccoli: un’avventura di Inclusione e Passi di Libertà”.
Si tratta di una iniziativa unica, dedicata alla promozione dell’inclusione attraverso lo sport equestre. Che si prefigge di coinvolgere ragazzi con disturbi dello spettro autistico e disabilità mentale e intellettiva in un emozionante viaggio. Oltre 100 chilometri attraverso il suggestivo paesaggio piemontese.
Un’esperienza eccezionale
Il viaggio partirà il 1 aprile 2025. Il 2, nella “Giornata mondiale della Consapevolezza sull’Autismo” i viaggiatori saranno a Cuneo. Le tappe previste saranno poi Fossano, Savigliano, Bra, Moncalieri e infine Torino dove è previsto l’arrivo per sabato 5 aprile

La prima parte del percorso si svolgerà nel parco fluviale, per poi proseguire su strade secondarie e, in alcuni tratti, lungo l’Antica Via Reale dei Savoia, nel pieno rispetto della sicurezza e del benessere di cavalli e passeggeri.
Quello che viene richiesto ai paesi che verranno toccati dall’itinerario è creare un momento di accoglienza all’arrivo delle carrozze e di saluti il giorno successivo, al momento della partenza. Questo per dare visibilità e validare lo sforzo e l’impegno dei drivers, dei cavalli e soprattutto dei passeggeri.
Inoltre, le realtà amministrative e territoriali (comune, consorzio, associazioni) avranno il compito di individuare le persone con disabilità e rispettivi caregivers che viaggeranno insieme fino alla tappa successiva dove lasceranno il posto se vorranno, in una sorta di virtuosa staffetta, ad altri partecipanti.
Un progetto ambizioso
L’ idea dei vulcanici organizzatori di Paradriving Piemonte 2025 – Ruote e Zoccoli: Un’avventura di Inclusione e Passi di Libertà è proporre, per la prima volta, il progetto di Paradriving sul territorio piemontese, coinvolgendo ragazzi con disturbi dello spettro autistico e disabilità mentale e intellettiva.
All’interno di questo progetto è stato inserito un percorso formativo specifico di attacchi rivolto a quattro persone tra i 24 e i 50 anni di età, con disabilità intellettiva e mentale.
Settimanalmente svolgono 1 ora di attività durante la quale apprendono la disciplina equestre degli attacchi. I primi incontri si concentrano sulla pulizia del cavallo e la vestizione con i finimenti specifici della carrozza, per poi proseguire con l’apprendimento della conduzione di cavallo e carrozza.
Le attività sono seguite dall’istruttore di attacchi Adamo Martin, dalla d.ssa Giulia Mattalia, qualificata in Interventi Assistiti con gli Animali, psicologa-psicoterapeuta e dall’educatore Luca Fatta perchè l’intervento possa essere strutturato nel pieno rispetto delle difficoltà dei partecipanti e potenziare al massimo le risorse individuali degli atleti.

Questo percorso vuole essere per loro un’occasione per sperimentare e potenziare abilità relazionali, funzionali e strumentali generalizzabili alla vita quotidiana oltre ad acquisire abilità sportive uniche.
Gli autori di un sogno
I capofila del progetto Paradriving Piemonte 2025 – Ruote e Zoccoli: Un’avventura di Inclusione e Passi di Libertà sono l’ASD Equimaresco di Savigliano con Adamo Martin, driver e istruttore esperto in attacchi e l’ASD Le Terre di Wendy con la D.ssa Giulia Mattalia Psicologa Psicoterapaeuta esperta in Riabilitazione Equestre e IAA.
Panoramica del Para-Driving
Il Paradriving è una disciplina olimpica dedicata ai portatori di disabilità fisiche che, attraverso l’uso della carrozza e di aiuti specifici per ogni patologia, possono competere con i non portatori di handicap. La disciplina degli attacchi integrati, invece, è riservata ai diversamente abili intellettivo-relazionali.
Il progetto ha preso vita nel 2018 in Emilia grazie a Clemente Forni dell’Azienda Agricola Villa Forni e all’ASD I’m Possible di Modena.
Clemente, sentendo il desiderio di creare qualcosa di nuovo per i suoi ragazzi, decise di creare IL VIAGGIO DEL SOR-RISO, una staffetta da Modena a Verona (Veneto), con destinazione Fieracavalli, dove carrozze, cavalli, drivers e persone con disabilità percorrono in alcuni giorni la tratta, fermandosi in città prestabilite per riposarsi e permettere ad altri ragazzi di “salire in carrozza” condividendo una parte di viaggio.
Si condividono i momenti di preparazione delle carrozze, i pasti e il pernottamento creando un vero processo di inclusione, educativo dal punto di vista relazionale e anche di sviluppo e potenziamento di abilità strumentali e funzionali necessarie al vivere quotidiano.
Il progetto è stato riproposto anche in Umbria nel 2023 e in Toscana.
Fonte: comunicato stampa