Modena, 18 maggio 2018 – Torna l’appuntamento con la Notte dei Musei: un lungo elenco di istituti aperti al pubblico nella serata del 19 maggio 2018, al prezzo di un solo Euro per biglietto.
Una occasione straordinaria per approfittare di quei tesori d’arte che abbiamo spesso così vicini, e per mille motivi trascuriamo di goderne.
E visto che rimaniamo degli ippofili inveterati, approfittiamo per fare un gioco: andate, visitate, scattatevi un selfie (senza flash, e chiedendo il permesso!) con l’opera a tema equestre che vi piace di più e avete scoperto o ritrovato in uno dei Musei che domani sera rimarranno aperti sino alle ore 23.00 e condividetelo con noi tramite Facebook o Instagram grzie all’hashtag #NotteDeiMusei2018!
Vi diamo un’idea, così a caso (indovinate da dove viene chi scrive per voi…): ma qui trovate l’elenco di tutti i Musei aperti domani.
Modena, tra la Via Emilia e la Ghirlandina: non solo cavallini Se il primo che vi viene in mente pensando a Modena è quello rampante della Scuderia di Enzo Ferrari vi sbagliate di grosso: questa piccola, accogliente città sa riservare qualche piacevole sorpresa a chi vuole trovare gli amati cavalli anche al di fuori del tempo dedicato allo sport.
Già il Duomo romanico è speciale, visto che sull’archivolto della Porta della Pescheria racconta la storia di re Artù e dei suoi cavalieri da prima che venisse scritta in francese. Si tratta della più antica rappresentazione del ciclo arturiano di tutta Europa, mica noccioline.
Potete poi proseguire a raccogliere chicche equestri nel Palazzo dei Musei: la Biblioteca Estense conserva una delle collezioni accessibili al pubblico più ricche e interessanti dell’editoria a tema. E’ il Fondo Andrea Mari, il dono di un appassionato ippofilo che voleva mettere i suoi gioielli di carta a disposizione di chi avrebbe voluto leggerli dopo di lui: non lo ringrazieremo mai abbastanza, e questo è uno dei nostri modi per farlo.
Poi già che ci siete fate anche un giro alle Raccolte del Museo d’Arte al terzo piano dello stesso palazzo: ci sono la ricca raccolta di morsi, staffe e sproni dei secoli XV-XIX appartenuta a Francesco Petermayer (maestro di equitazione delle scuderie ducali nella prima metà del XIX secolo) e un bellissimo sediolo della fine del XVIII secolo, con tutti i suoi finimenti splendidamente decorati.