Bologna, 26 luglio 2021 – Mentre a Tokyo le competizioni del dressage sono già quasi a metà del programma, è stimato che per domani a mezzogiorno anche tutti gli altri cavalli impegnati nelle altre discipline faranno il proprio ingresso nelle strutture dello storico Equestrian Park a Baji Koen.
Gli ultimi ad arrivare saranno un gruppetto del salto ostacoli. Per assicurare agli atleti (due o quattro gambe non conta…) il massimo livello di benessere e conseguentemente di performance, gli organizzatori dei Giochi e la Fei hanno da tempo stabilito un vero e proprio protocollo ‘del caldo e dell’umidità’.
Sulla scorta dell’enorme esperienza acquisita durante i Giochi di Atlanta del 1996, gli studi allora iniziati sono proseguiti e hanno consentito un significativo progresso di cui beneficeranno tutti gli atleti.
In Giappone il caldo si combatte così
Le contromisure al problema del caldo messe adottate in tutti e due i siti che ospitano i cavalli riguardano:
- Scuderie con aria condizionata sia a Baji Koen sia a Sea Forest Park (Cross Country)
- Allenamenti e gare programmate al mattino presto o in notturna (con luce artificiale)
- Costante monitoraggio delle condizioni e delle previsioni meteo in collaborazione con l’Agenzia Meteorologica giapponese
- Monitoraggio delle condizioni climatiche specifiche sul luogo con l’utilizzo del Wet Bulb Globe Temperature (WBGT), un indice che misura lo stress del sole diretto, prendendo in considerazione temperatura, umidità, vento, angolazione dei raggi solari e copertura delle nuvole ogni 15 minuti durante la prova di cross del completo
- Costante e attento monitoraggio dei cavalli con l’aiuto di uno staff veterinario di livello mondiale e con aree di raffrescamento multiple (tende, disponibilità di ghiaccio illimitata, ventilatori, unità mobili di raffrescamento)
- Protocolli specifici di mitigazione del caldo per allenamenti, campi prova e competizioni
- Monitoraggio dei cavalli in lavoro attraverso immagini a rilevamento termico con apparecchiature che permettono di rilevare la temperatura a 5-10 metri di distanza. Ciò consente di non interferire con il lavoro dei cavalli e tuttavia identificare in tempo eventuali potenziali rischi di surriscaldamento. E quindi intervenire con tempestività
Lo Stable Manager Patrick Borg si è detto molto contento della ricettività per i cavalli messa a disposizione dai proprietari della struttura di Baji Koen, che altri non è se non la Japan Racing Association.
- 333 box (4×3)
- Aria condizionata
- Tappeti in gomma ovunque
- Macchine per lavare e asciugare
- Fornitura illimitata di acqua e di ghiaccio
E per gli umani?
Messi al sicuro i cavalli, ora veniamo alle misure adottate a Tokyo contro il caldo che riguardano invece i cavalieri, gli ufficiali di gara e gli staff tecnici.
- Aree ombreggiate e tende con ventilatori che diffondono aria rinfrescata con acqua
- Strutture e operatività per official e volontari che prevedono periodi di riposo, aree ombreggiate, acqua…
«Abbiamo un filo diretto con il Centro Informazioni Meteo che tiene sotto osservazione speciale le due location equestri. Siamo in grado in qualsiasi momento di prendere le decisioni necessarie perfino per sospendere le prove se ciò si rendesse malauguratamente necessario» ha spiegato Göran Akerström, direttore del dipartimento veterinario della Fei.
Sempre per la Fei è presente a Tokyo addirittura un consulente sul clima, David Marlin. Ha il compito di incrociare dati e previsioni per trasmetterle alla Commissione veterinaria della Federazione equestre internazionale.