Bologna, 1 agosto 2024 – Ognuno ha i coffee table book che si merita: e tante volte si capisce parecchio di una casa – o di una persona – proprio guardando questo tipo di arredi ‘parlanti’.
A noi – chissà come mai?… – è capitato in mano questo: ‘I Giorni dell’Oro, storia delle Olimpiadi raccontate dalle grandi firme de Il Giorno’ a cura di Giulio Giuzzi e Giulio Signori, Bologna 2008.
Il focus è sugli atleti italiani, i protagonisti degli articoli sono sempre i loro successi ai giochi olimpici sino ad allora disputati.
E quando ti capita in mano un libro così che fai?
Vai subito a cercare i cavalli, ovviamente: e un po’ ti tocca penare per trovarli.
Partendo dalla fine a compulsare il volume si deve aspettare pagina 258 per vederne un paio da lontano (si tratta di due poliziotti a cavallo alle Olimpiadi di Barcellona); addirittura pagina 211 per una foto che abbia a che fare con lo sport.
E’ Daniele Masala, medaglia d’oro individuale e a squadre, con Pier Paolo Cristofori e Carlo Massullo, nel Pentathlon a Los Angeles 1984: una fotina piccola in bianco e nero ma c’è nella striscia dedicata agli ‘highlights’.
Ma noi continuiamo a sfogliare: a pagina 184 c’è una foto di Federico Roman ai giochi di Mosca 1980.
Incredibilmente è stato messo lì per via del cilindro usato nella prova di Dressage (assimilato al turbante di un lanciatore del peso indiano) e non per la sua vittoria individuale su Rossinan nel Completo e per l’argento a squadre con Marina Sciocchetti, Anna Casagrande e Mauro Roman.
A pagina 144, nella raccolta di notizie varie sull’anno dell’Olimpiade di Monaco 1972, il ‘necrologio’ di Ribot: “All’età di 20 anni muorte Ribot, da molti giudicato il più grande galoppatore della storia dell’ippica”.
Sembra un po’ freddino come ricordo, ma c’è da notare una cosa. Sarà il tempo, sempre galantuomo, a mettere ancor più in evidenza le doti di grandissimo razzatore dell’ultimo campione di Federico Tesio.
Per oggi ci fermiamo qui: chissà chi troveremo la prossima volta, tra queste pagine…