Bologna, 30 agosto 2021 – C’è grande festa nell’Italia Team per il successo di Sara e per le prestazioni positive delle altre azzurre: Francesca Salvadè, Carola Semperboni e Federica Sileoni. Il morale è alle stelle, soprattutto dopo aver applaudito Sara sul podio.
È bene ricordare che dietro successi come questi ci sono dietro sempre grandi e numerosi Team.
E anche a Tokyo l’Italia Team di Paradressage è stato supportato da una serie di professionisti. Che si occupano dei cavalli o delle atlete. Primi tra tutti i tecnici personali delle ragazze che durante tutto l’anno, nel caso specifico un quadriennio (e in questo caso a causa pandemia addirittura cinque anni) lavorano per raggiungere tali obiettivi.
Per questo crediamo sia indispensabile ringraziare proprio tutti. La squadra di tecnici che hanno accompagnato le atlete italiane è composta da Alessandro Benedetti, Francesca Cavaglià, Davide Cofanelli, Laura Conz (già presente a Tokyo durante le Olimpiadi per seguire cavalieri di Dressage e Completo) e Norma Paoli,
Ruolo cardine è stato quello del veterinario di squadra, il dott. Fabrizio Monici, soprannominato il “veterinario volante”, ma anche di chi si è occupato della fisioterapia dei cavalli, come il massofisioterapista Antonio Inghilleri o del fisioterapista umano Mario Ferrante; tutti pronti a intervenire in ogni luogo e ad ogni ora, qualora se ne fosse presentata la necessità.
Un ringraziamento davvero sentito deve essere rivolto anche ai tre groom che già in Italia, poi ad Aachen e in questi giorni a Tokyo, si stanno occupando dei cavalli delle ragazze. Royal Delight, Oliver Vitz, Paul e Burberry sono delle vere star in scuderia e Antonio Ragno, Michele Caporro e Victoria Morganti hanno pensato a non far mancare loro nulla. Il ruolo del groom, di chi più di tutti ogni giorno sta in compagnia dei cavalli, di chi ne conosce vizi, necessità e bisogni è un ruolo importantissimo sempre; lo è ancora di più in una trasferta come quella di Tokyo: lontano da casa e dopo aver affrontato un lunghissimo viaggio.
Non vogliamo dimenticare i proprietari dei cavalli: Gea Einaudi, presidente di World Soul Onlus è a Tokyo in questi giorni, gli altri in Italia. Anche loro hanno, naturalmente, un ruolo primario nella catena del successo per aver creduto in un progetto e aver affidato i propri cavalli alle azzurre. Arrivare a una paralimpiade, come abbiamo più volte detto, è certamente il sogno di ogni atleta, ma lo è anche per i proprietari dei cavalli, che oggi – più che mai – sono considerati atleti a tutti gli effetti. E poi ci sono loro: i genitori, i familiari che in questa edizione di Paralimpiadi hanno gioito con il cuore, purtroppo da casa.
Un grazie, dunque, da parte della Federazione va a tutti questi professionisti che, ognuno per la sua specifica competenza, hanno contribuito a questo risultato. A supportarli da parte della Federazione ci sono stati innanzitutto il capo equipe Ferdinando Acerbi, (solo lui sa a quante riunioni abbia potuto partecipare in questi giorni ndr), Elisa Solerio (Dipartimento Salto Ostacoli e Programmazione Olimpica FISE) e Anna Baroni (Dipartimento Equitazione Paralimpica FISE) che dal 12 di luglio sono a Tokyo per supportare e organizzare l’arrivo, la permanenza e la ripartenza di atleti, cavalli e staff in Giappone. Insieme a loro, per la spedizione paralimpica, Enrico Perez, responsabile della comunicazione sportiva federale, impegnato a fornire notizie da Tokyo e naturalmente il Segretario generale, Simone Perillo, che ha coordinato tutte le attività.
Fonte: Fise