Parigi, mercoledì 31 luglio 2024 – Completisti oppure… ‘ostacolisti’? Mah, è una divisione in due categorie del tutto inappropriata se si parla di cavalieri – ecco: cavalieri… – del calibro del tedesco Michael Jung (42 anni esattamente oggi!) e dell’australiano Christopher Burton (43 anni il prossimo 22 novembre). Cioè i due protagonisti della medaglia individuale rispettivamente d’oro e d’argento due giorni fa nel completo olimpico a Parigi. Perché se da un lato è evidente che il completo è la specialità che oggi come oggi li esalta ai massimi livelli (e nel caso di Jung anche ieri come ieri… e l’altro ieri… ), è altrettanto vero che il salto ostacoli li vede ugualmente impegnati ai massimi gradi di competitività internazionale.
Michael Jung – il cavaliere più titolato e vincente nell’intera storia del completo – nel suo curriculum di salto ostacoli annovera diverse partecipazioni a Coppe delle Nazioni e Gran Premi di Coppa del Mondo con risultati di grande prestigio. Forse per lui quello più significativo potrebbe essere la vittoria del Gran Premio dello Csi di Dortmund nel 2019: gara difficile, concorso importante, avversari molto temibili, al cospetto del pubblico di casa… Oppure il 5° posto nel Gran Premio di Coppa del Mondo di Lipsia 2020, concorso ancor più prestigioso facendo parte del circuito di World Cup, quindi tutta l’aristocrazia del salto ostacoli presente in campo con la vittoria di Denis Lynch su Chopin’s Bushi, 2° posto di Christian Ahlmann su Dominator Z, 3° Marcus Ehning su Comme Il Faut, 4° il nostro magnifico Emilio Bicocchi su Evita e 5° lui su Chelsea, davanti a gente del calibro di Maikel van der Vleuten, Daniel Deusser, Steve Guerdat, Philipp Weishaupt, Billy Twomey, Pieter Devos, Max Kuehner, Henrik von Eckermann… eccetera eccetera.
Ma se di Michael Jung si sa quasi tutto tanto in completo quanto in salto ostacoli, soprattutto perché l’impegno agonistico nelle due discipline il tedesco lo porta avanti in parallelo, Christopher Burton è probabilmente il personaggio che oggi incuriosisce di più. Cavaliere davvero magnifico, senza alcun dubbio, ma… ritornato al completo non da molto (e con quale risultato… !). Dopo essersi trasferito in Gran Bretagna all’inizio del 2011 e aver preso parte per l’appunto in completo tra il 2010 e il 2018 a due Olimpiadi (5° individuale e bronzo a squadre a Rio 2016) e a tre Campionati del Mondo, Burton nel 2022 decide di dedicarsi stabilmente al salto ostacoli, dichiarando: “Ho sempre amato moltissimo il salto ostacoli, è sempre stata una grande passione per me. Avere una squadra di cavalli da completo e una di cavalli da salto ostacoli come nel mio caso è un impegno molto difficile e complesso. Però ultimamente il salto mi piace di più del completo… Tuttavia abbandonare il completo seppure temporaneamente non è una decisione facile per me, visto che questa specialità è stata il centro della mia vita fin da quando ero bambino… Ho avuto una fantastica carriera e momenti molto felici. Senza alcun dubbio un giorno tornerò al completo perché è una parte importantissima di me stesso. Ma per adesso sono molto attratto da questo nuovo capitolo della mia vita”. Un capitolo in cui Burton ha scritto ‘parole’ importanti partecipando a concorsi ippici del massimo livello e impegno, facendo anche parte della squadra australiana di Coppa delle Nazioni in eventi del calibro dello Csio di Roma (proprio in questo 2024, non molte settimane fa… !). Ma il richiamo delle origini in effetti deve essere stato molto forte, forse troppo forte… Così in vista del 2024 Christopher Burton annuncia di voler rientrare in corsa per un posto nella squadra australiana di completo per le Olimpiadi di Parigi. Detto fatto: eccolo lì, sul podio, medaglia d’argento dietro Michael Jung e davanti alla britannica Laura Collett. Ennesima dimostrazione di quali storie meravigliose il nostro sport sia capace di raccontare…