Bologna, 9 agosto 2021 – Francesca Salvadè è nata nel 1989 a Genova. Grande amante degli animali e dello sport, Francesca si è avvicinata prestissimo ai cavalli e all’equitazione. Aveva 3 anni e l’incontro magico è avvenuto in un maneggio vicino alla casa dove trascorreva le vacanze. Per la vera attività equestre, bisognerà però attendere un paio d’anni…
A cinque infatti Francesca inizia a frequentare il Circolo Ippico Rapallo per le prime lezioni. Nella sua vita arrivano Zefiro e Astrid, due pony del centro che sono le sue prime monte. È con Astrid che fa il suo primo ingresso in campo gara.
Per la precisione in salto ostacoli dove gareggia con i normodotati nelle B110. Francesca è affetta da spina bifida dalla nascita ma quando arriva Celyne, la cavalla che ‘eredita’ dalla sorella, sempre in salto ostacoli, non ci mette niente a vincere in ambito regionale e nazionale e conseguire il 1° grado.
Nell’ottobre 2011 arriva Come On, nome di scuderia Comy, il suo primo cavallo da dressage. È con questo castrone danese del 2000 che Francesca inizia a pensare in grande e punta dritta ai Cinque Cerchi. Che raggiunge con la partecipazione alle Paralimpiadi a Londra 2012.
Muggel, il cavallo del cuore
Nel 2013 arriva anche il piccolo Muggel che, oltre a diventare la prima monta di Francesca, assume il ruolo di insostituibile compagno di vita e sport.
Con Muggel, dalle qualità indiscutibili ma da carattere non sempre facile, partecipa a due Campionati d’Europa e ai Weg del 2014. È quarta a titolo agli Europei 2015 a Deauville, ma soprattutto con i compagni di squadra e il tecnico Laura Conz, contribuisce alla vittoria nella gara a squadre dello Cpedi di Uberherm in Germania nel 2016.
Ulteriore soddisfazione regalata dal piccolo Muggy è la convocazione ufficiale per la partecipazione alle Paralimpiadi di Rio 2016. Il coronamento di un sogno con il suo “nano”, come ama chiamare Muggy, il compagno di vita con cui si sente cresciuta e pronta per affrontare questa nuova avventura.
Francesca, ci tiene a precisarlo, nel suo percorso ha incontrato dei cavalli speciali che l’hanno sempre ripagata delle fatiche, dei sacrifici e del tanto lavoro.
E tra questi, l’ultimo in ordine di tempo è Oliver Vitz. Per un po’ Oliver ha avuto il ruolo di secondo cavallo per Francesca. Ma ora che con la sua amazzone ha avuto il tempo per ‘mettersi insieme’ ha a tutti gli effetti guadagnato il ruolo di protagonista. Ed è con questo cavallo che Francesca è stata appunto convocata ai Giochi.
I risultati principali di Francesca Salvadé
Ind. Team
2012 Paralympic Games London (Gbr) Come On 13
2012 Paralympic Games London (Gbr) Come On 14
2013 Ch-Eu-Ped Herning (Den) Muggel 4 5
2013 Ch-Eu-Ped Herning (Den) Muggel 4 5
2013 Ch-Eu-Ped Herning (Den) Muggel 4 6
2014 Weg-Ped Caen (Fra) Muggel 4 4
2014 Weg-Ped Caen (Fra) Muggel 4 14
2015 Ch-Eu-Ped Deauville (Fra) Muggel 4 5
2015 Ch-Eu-Ped Deauville (Fra) Muggel 4 4
2015 Ch-Eu-Ped Deauville (Fra) Muggel 4 5
2016 Paralympic Games Rio De Janeiro (Bra) Muggel 4 11
2016 Paralympic Games Rio De Janeiro (Bra) Muggel 4 10
2017 Ch-Eu-Ped Göteborg (Swe) Muggel 4 5
2017 Ch-Eu-Ped Göteborg (Swe) Muggel 4 6
2017 Ch-Eu-Ped Göteborg (Swe) Muggel 4 7
2018 Weg-Ped Tryon (Usa) Muggel 4 9
2018 Weg-Ped Tryon (Usa) Muggel 4 11
2019 Ch-Eu-Ped Rotterdam (Ned) Oliver-Vitz 6
2019 Ch-Eu-Ped Rotterdam (Ned) Oliver-Vitz 7
2019 Ch-Eu-Ped Rotterdam (Ned) Oliver-Vitz 8
L’etica sportiva
L’equitazione per Francesca Salvadè è uno sport unico, in cui impari tanto sia da te stesso sia dal rapporto con il cavallo. Lo sport per Francesca ha un valore fondamentale. «È vita, è quotidianità. Non potrei pensare una vita senza questo sport. Sicuramente mi ha dato tantissimo e mi ha insegnato tanto. Per arrivare a gioire si passa anche da tanti momenti bui ma sono la soddisfazione e tutto ciò che impari a dare la forza per continuare. Si fanno molti sacrifici, io mi alleno ogni giorno, tranne il lunedì, che riposo, ma, alla fine, la felicità è grande» ha dichiarato Francesca in una intervista qualche mese fa.
Il motto di Francesca è di quelli potenti: volere è potere.
E in merito a Tokyo 2020, ecco il suo ‘volere è potere’ raccontato – sempre in una intervista di qualche mese fa. «Il mio obiettivo a livello individuale è raggiungere la finale freestyle, credo che quella sia la gara in cui posso giocarmela di più. Vedremo. Io punto alla finale e poi si vedrà, servirà anche un po’ di fortuna»
Non solo cavalli
“Atleta eccellente, eccellete studente”. Nell’ambito del prestigioso riconoscimento del Coni, nel 2017 Francesca Salvadè è stata premiata per la Federazione Italiana Sport Equestri. Con formazione classica e Laurea Magistrale in Giurisprudenza conseguita a Genova, ha frequentato anche un Master in diritto e management dello sport. «Sono davvero molto soddisfatta – ha dichiarato Francesca Salvadè – perché questo premio per me rappresenta un vero onore alle fatiche e agli sforzi che sono stati necessari per poter coniugare l’attività sportiva e lo studio ad un buon livello»
Per chi volesse rivedere un’intervista raccolta in tempi non sospetti con Francesca Salvadé e Ferdinando Acerbi, CLICCA QUI