Parigi, lunedì 5 agosto 2024 – La prova di selezione per stabilire i trenta binomi finalisti nell’Olimpiade di salto ostacoli individuale è terminata oggi nel tardo pomeriggio regalando uno spettacolo emozionante e ad alta tensione agonistica, proprio come era già accaduto nel caso delle gare che hanno composto il programma della competizione a squadre.
Possiamo dire fin da oggi, a prescindere da ciò che accadrà domani, che questa di Parigi per il salto ostacoli rimarrà un’edizione delle Olimpiadi assolutamente indimenticabile: per il valore dello spettacolo tecnico e agonistico che ha raggiunto vertici assoluti, per la bellezza dello scenario in cui si sono svolte le gare, per la formidabile bravura di cavalli e cavalieri che hanno esaltato al massimo il senso di questo sport.
Tantissimi i temi che hanno caratterizzato questo stupendo pomeriggio di competizione olimpica. Proviamo a ‘isolarne’ alcuni.
ITALIA
Ad Atene nel 2004 abbiamo avuto tre binomi azzurri nei primi trenta posti della classifica individuale: Juan Carlos Garcia su Albin 15°, Bruno Chimirri su Landknecht 19°, Vincenzo Chimirri su Defi Platière 24°. Poi più niente fino a oggi (Emanuele Gaudiano a Rio 2016 e Tokyo 2020 non ha ottenuto piazzamenti di rilievo): dunque per vent’anni esatti fino alla magnifica prestazione offerta oggi da Emanuele Camilli che su Odense Odeveld ha segnato l’8° posto nella graduatoria di qualificazione alla finalissima.
IL NUMERO UNO
Henrik von Eckermann e King Edward hanno completato il percorso di oggi come loro solito… da numeri uno del mondo. Il cavaliere svedese al termine non ha mosso un muscolo del volto: non un sorriso, non un’espressione di qualcosa… La concentrazione è tutta su domani!
RIVINCITA
Dopo la scioccante esclusione della Svizzera dalla finale a squadre, ecco la rivincita dei due assi della formazione elvetica. Steve Guerdat con Dynamix de Belheme ha fatto una prestazione meravigliosa: cavalla sciolta, elastica, determinata, concentrata… Un percorso che ha ricordato a tutti il motivo per cui alla vigilia il binomio era indicato come uno dei grandi favoriti per una medaglia individuale. Martin Fuchs invece con Leone Jei ha semplicemente ripetuto la eccellente gara portata a termine nella prova a squadre senza però quel maledetto errore… Ma la forma del binomio non era minimamente in discussione.
RODRIGO PESSOA
La prestazione del fuoriclasse brasiliano in sella a Major Tom è stata una delle ‘cose’ più belle viste oggi. Forse la più bella… Un percorso che andrebbe visto e rivisto in continuazione per non interrompere mai la bellezza di quel momento sublime.
JULIEN EPAILLARD
La classifica della prova di qualifica ha senso solo per stabilire i trenta finalisti, sì: ma anche per stabilire il loro ordine di ingresso in campo nella finale a barrage di domani. Julien Epaillard oggi ha segnato il risultato migliore confermando la sua fama di cavaliere super veloce, dunque domani su Dubai du Cedre sarà l’ultimo a partire. Se si qualificherà per il barrage… beh, avere il francese come ultimo a partire in un barrage per il podio olimpico non lascerà di certo tranquilli gli avversari… !
LA PRIMA VOLTA
Per la prima volta da che il regolamento lo prevede la giuria ha fermato un concorrente per evidente inadeguatezza alla circostanza. Si è trattato dell’amazzone thailandese Janakabhom Karunayadhaj su Kinmar Agalux: per lei un impegno decisamente al di sopra delle sue attuali possibilità e capacità. Giusto fermarla a tutela dell’integrità fisica non solo sua ma anche del suo cavallo.
COMPLIMENTI A PETROVAS
Il cavaliere lituano Andrius Petrovas è entrato in campo in sella a Linkolns. Dopo aver saltato il numero uno, il cavallo si è fermato a una certa distanza dal numero due. Petrovas non ha avuto dubbi: non ha minimamente cercato di vincere la resistenza di Linkolns e ha alzato la mano per segnalare alla giuria il suo ritiro. Una decisione che gli fa grande onore: avrebbe comunque potuto continuare o tentare di farlo… anche solo per la voglia di mettere sé stesso e il proprio cavallo alla prova di un impegno del genere. Qualificarsi per le Olimpiadi, affrontare una trasferta così onerosa, giungere a un appuntamento che è il sogno di qualunque atleta di qualunque sport, rappresentare il proprio Paese come unico atleta in questa specialità… per fare un solo salto. Ma per il cavaliere lituano il rispetto per il proprio compagno di gara non è evidentemente un concetto astratto…
BELLEZZA
Il migliore e più eloquente esempio per dimostrare cosa si intende per bellezza tecnica nel portare a termine un percorso di livello olimpico l’hanno offerto oggi Harrie Smolders e il suo Uricas van de Kattevennen. Vedere saltare un cavallo in quel modo montato in quel modo è semplicemente stupendo!
I GRANDI ESCLUSI
Qualche nome eccellente è rimasto escluso dalla finale di domani. Lo svedese Rolf Goran Bengtsson su Zuccero (32°), certamente non fortunato in questa Olimpiade con un errore nella finale a squadre e un errore oggi che potevano benissimo non esserci. Lo statunitense McLain Ward (34°) che su Ilex sembrava avviato a essere uno dei grandi favoriti per una medaglia fino a prima di affrontare l’ultimo ostacolo oggi… Un errore e tempo non sufficiente a stare nei trenta: forse l’esclusione più dolorosa in proporzione alla qualità esibita da cavallo e cavaliere. Lo svedese Peder Fredricson su Catch Me Not S: due errori e 43° posto. Il tedesco Richard Vogel: il suo United Touch S è uno dei migliori cavalli del mondo, ma oggi alla fine del percorso la magia tra cavallo e cavaliere si è un po’ persa… e così 55° posto in classifica.
LA CLASSIFICA DELLA PROVA DI QUALIFICAZIONE
https://olympics.com/OG2024/pdf/OG2024/EQU/OG2024_EQU_C73(S)B_EQUOJUMPINDV———-QUAL000100–.pdf