Bologna, 6 settembre 2024 – Ce l’avevano detto i tecnici: una partita aperta con la possibilità di agguantare una medaglia a squadre nel paradressage di Parigi 2024. Una mission non facile. Da combattere col coltello tra i denti in un pugno di rappresentanze nazionali molto dotate. Tuttavia possibile.
L’andamento della gara ha confermato il pronostico con un team a ‘trazione-Morganti’, che con il suo potente 79.458 ha dato un grande contributo a una squadra dove tutte e tre le azzurre hanno svolto il compito al meglio.
Anche Carola Semperboni che, nonostante si sia dichiarata non completamente soddisfatta, ha messo a segno con Paul comunque una buona prova, valevole un 70.708.
«Sono una perfezionista, mi aspettavo di riuscire a fare meglio. Ci sta che siamo a una Paralimpiade… Ma si può sempre fare meglio» ha dichiarato ai microfoni Rai la giovane atleta piemontese, alla sua seconda Paralimpiade dopo l’esordio di Tokyo solo tre anni fa. Mettendo in luce la tempra di una vera combattente e il desiderio di migliorarsi sempre.
Ultima a entrare in campo per il contributo del risultato di squadra, Francesca Salvadé si è trovata sulle spalle una bella pressione che però ha gestito con nervi d’acciaio con il suo Escari. E possiamo solo immaginare quanto sia cresciuta la tensione al kiss&cry corner, con tutti gli azzurri a concentrarsi con Francesca durante la sua ripresa. E alla fine ne è uscito un lavoro da 73.000 che per una frazione della gara ha portato l’Italia in terza piazza. È durata poco però… Perché l’ingresso dell’ultima statunitense ci ha immediatamente scalzato dal podio.
Il podio finale ha visto primeggiare gli Stati Uniti d’America con un punteggio totale di 235.567, seguiti dai Paesi Bassi che hanno conquistato l’argento con 232.850 punti. La Germania si è aggiudicata il terzo posto, concludendo con un punteggio di 223.751.
L’Italia, nonostante un’ottima performance da parte delle sue atlete, si è dovuta accontentare del quarto posto, sfiorando il podio con 223.166, ma dimostrando grande combattività e spirito di squadra. Una prestazione che lascia ben sperare per il futuro e conferma il crescente valore del paradressage italiano.