Bologna, 29 settembre 2024 – Nell’ambito della grande vetrina internazionale del G7 dedicato all’Agricoltura tenutosi a Siracusa, venerdì 27 settembre 2024 è stata riservata una doverosa vetrina alle razze di cavalli della Sicilia. Nella splendida isola di Ortigia, in una pista sabbiosa appositamente realizzata sul panoramicissimo lungomare Talete per i diversi momenti dedicati all’Ippica e alla equitazione nel corso della manifestazione, l’Istituto di Incremento Ippico della Sicilia ha presentato una superba fattrice di Purosangue orientale siciliano e un eccellente stallone di Sanfratellano.
L’ ARACSI (Associazione Regionale Allevatori Cavallo siciliano) ha presentato tre pregevoli soggetti di Cavallo Siciliano. Rodomonte Siculo della Rocca, campione Italiano di Monta da lavoro Tradizionale nella categoria cavalli di 4 anni esordienti, era montata dalla giovane siciliana Giusi Calafiore, medaglia di bronzo al campionato mondiale 2023 di questa specialità nella categoria juniores. Furia Sicula, una femmina di 6 anni che esordirà nel prossimo campionato regionale siciliano di salto ad ostacoli nella categoria 120, era montata dal suo proprietario Giovanni Randazzo. Da qualche mese, dopo anni di oblio, il cavallo Siciliano è tornato ad essere riconosciuto come razza autoctona a scarsa diffusione e in via d’estinzione.
Il Commissario dell’Istituto Ignazio Mannino, il Direttore Michele Bentivegna e, per l’ANANERAI, il Presidente Luca Marcora e il direttore Matteo Vasini hanno brevemente raccontato il lungo iter che ha condotto a questo riconoscimento così importante per il futuro di questo cavallo dalle caratteristiche eccezionali. Il presidente dell’ARACSI Francesco Russo, artefice strenuo di questo processo irto di ostacoli, ha spiegato quanto duttile, rustico, adatto a qualsiasi specialità equestre, di buon carattere e di notevoli capacità di apprendimento è questo cavallo che, se verrà allevato quantitativamente e qualitativamente in maniera moderna, potrà dare enormi soddisfazioni di ogni tipo agli allevatori di cavallo Siciliano Ne hanno dato dimostrazione pratica i tre cavalli all’opera in campo.
Mentre Rodomonte e Furia si esibivano in diversi movimenti in piano, Michelangelo Calì ha montato il suo cavallo Rodrigo, un castrone Siciliano, senza briglia e redini per poi lavorare da terra con lui in totale libertà. Tutti e tre i cavalli sono stati addestrati seguendo solo e soltanto metodi naturali, i soli che garantiscono un altissimo livello di horsemanship ed educazione comportamentale dei soggetti in ogni loro impiego e situazione.
Testo di Franco Barbagallo, Foto di Luca Scamporlino