Bologna, 1 aprile 2020 – In tempi di pandemia e con il prospetto non roseo di un pesante periodo di crisi economica, anche il mondo dell’equitazione vive momenti di inevitabile tensione. A fronte di un calendario azzerato e della cancellazione di tutte le attività, il popolo equestre si interroga e soprattutto guarda alle proprie istituzioni per avere dei riferimenti.
In quest’ottica, riportiamo il comunicato che la Fise ha diramato proprio oggi e che tocca molti argomenti cari al comparto.
«Le priorità federali sono semplici e chiare a tutti. Fornire il massimo supporto ai Circoli affiliati o aggregati e alle figure tecniche che operano al loro interno, che sono la spina dorsale degli sport equestri in Italia, favorire e supportare la ripresa sportiva appena sarà consentito e tenere in equilibrio i conti della Federazione».
È questo il messaggio che il Consiglio federale e i Presidenti regionali intendono lanciare in occasione della prossima Consulta nazionale federale in programma lunedì 6 aprile prossimo.
Punto focale all’ordine del giorno sono gli interventi per superare lo stato di difficoltà in cui versa il mondo dello sport per la sospensione totale le attività a causa del Coronavirus.
Agire con coraggio, ancor prima che la crisi sanitaria abbia fine è, dunque, la parola d’ordine della Consulta nazionale, che ha già individuato le priorità della propria azione futura.
LE MISURE – Tre le direttrici che il Presidente federale Marco Di Paola ha tracciato per affrontare l’emergenza e sulle quali la Consulta nazionale dovrà fornire il proprio contributo.
– Supportare i circoli e le figure tecniche che vi operano, fulcro degli sport equestri, che sta soffrendo la chiusura più di altre realtà, in considerazione della necessità di garantire giorno dopo giorno il benessere di cavalli e pony. Andrà proprio ai circoli affiliati/aggregati il primo sostegno, per scongiurare il collasso del sistema. Questo avverrà attraverso risorse federali a supporto di quelle che dovrà attuare il Governo anche se ritardano a concretizzarsi.
– Contributi federali mirati a tamponare le reali emergenze. Il Consiglio federale ha già erogato e svincolato ai Comitati regionali delle risorse finanziarie per aiutare a far fronte alle prime emergenze. Si tratta di importi che, seppur limitati a causa delle ristrette disponibilità federali, sono stati resi immediatamente disponibili e potranno essere erogati in tempi rapidi.
– La Federazione, inoltre, sta provando a trattare con due Istituti di credito una linea di micro-credito dedicata ai circoli da erogare rapidamente e che consenta un’immediata boccata d’ossigeno per superare questo duro momento.
È continuo, infine, il pressing sul Governo per ottenere gli ulteriori aiuti a favore dei circoli e delle figure tecniche, già chiesti con nota del 18 marzo scorso:
1) contributo una tantum;
2) esenzione momentanea dell’IVA su tutti i prodotti e servizi per mantenere e curare i cavalli;
3) previsione momentanea di contributi previdenziali figurativi del personale impiegato dai circoli;
4) intervento a supporto delle figure professionali che rappresentano il movimento sportivo equestre.
– Agevolare la ripartenza delle attività sportiva, appena sarà possibile, attraverso interventi a sostegno dei tesserati e dei Comitati organizzatori per rendere praticabile lo sport equestre compatibilmente con la riduzione delle misure di contenimento del rischio di contagio e soprattutto con la difficoltà economica in cui verserà il nostro movimento.
– Equilibrio dei conti della Federazione che vedrà una notevole contrazione delle proprie entrate e quindi deve effettuare un severo contenimento dei costi di gestionali centrali e territoriali nel rispetto delle rigidità degli impegni contrattuali già assunti e del sostegno da offrire per la promozione dello Sport equestre.
Sono tutte operazioni che impongono non solo una rivisitazione completa del budget stanziato per il 2020, ma anche una seria riflessione su quella che sarà la nuova organizzazione della Federazione e dello Sport equestre per l’adeguamento alle nuove esigenze del mondo nel prossimo futuro.
«Siamo certamente costretti a navigare a vista – ha detto il Presidente del Consiglio dei Comitati regionali, Francesco Vergine – a causa delle notevoli variabili e incertezze sui tempi e sui modi con cui la nostra Nazione uscirà da questa situazione di emergenza. Abbiamo, però, ben chiare le nostre priorità e anche se saremo costretti a successivi interventi di correzione della rotta per fronteggiare questa enorme tempesta imprevista, il gruppo dirigente federale -composto dal Consiglio federale e dai Consigli regionali- è particolarmente coeso e in sintonia per reagire con coraggio, fermezza e unitarietà a supporto del movimento equestre».