Bologna, 8 febbraio 2025 – L’Italia ha sempre avuto un’ottima tradizione nella disciplina del completo. I nomi che hanno fatto grande l’eventing nostrano sono tantissimi. Scomodando i campioni in ‘bianco e nero’ come non ricordare Adriano Capuzzo, Paolo Racugno, il marchese Mangilli, Giuseppe Molinari e Giuseppe Chiantia, Giancarlo Gutierrez…
E che dire di Mauro Checcoli, Paolo Angioni, Giuseppe Ravano e Sandro Argenton, portatori del doppio oro olimpico del 1964. O ancora di Federico e Mauro Roman, Anna Casagrande e Marina Sciocchetti. O dei Della Chiesa, Giuseppe e Giacomo, o dei Campello – dal nonno Ranieri fino a Evelina (Bertoli, ndr) olimpionica a Parigi 2024…
Francesco Girardi, Nicola Delli Santi, Ferdinando Acerbi, Alberto Casolari, Lara Villata, Fabio Magni, Vittoria Panizzon, Roberto Rotatori, Susanna Bordone, Stefano Brecciaroli, Arianna Schivo, Giovanni Ugolotti.
E questi sono solo quelli che, generazione dopo generazione, vengono in mente così, d’impeto… Impossibile davvero ricordare tutti i nomi dei tantissimi campioni che a livello internazionale se la sono giocata davvero alla pari con i top.
Di sicuro sono stati molti più che in dressage. E almeno tanti quanti in salto ostacoli.
Eppure, nonostante l’Italia sia la sede di uno degli impianti più importanti in Europa con una vocazione eccellente per la disciplina, i Pratoni, nonostante l’eventing internazionale sia stato impreziosito da presenze come l’indimenticabile Albino Garbari o da tecnici talentuosissimi come Michele Betti, Sandro Fiorani, Nicola Chiesa, Enrico Fiorentini è innegabile che il completo, nel suo complesso, stia attraversando un momento di difficoltà. In parte alleggerito dall’organizzazione dei Mondiali del 2022 – proprio ai Pratoni – e tuttavia ancora bisognoso di ‘idee’ nuove.
Non tanto nella produzione di binomi, dove soprattutto il segmento giovanile gode di buona reputazione in Europa, quanto piuttosto nella gestione complessiva della disciplina.
Che è onerosa e complessa dal punto di vista degli organizzatori delle gare e ancora di più per i centri. E che quindi ha visto chiudere i battenti – no dopo l’altro – appuntamenti storici.
In questo contesto, è con grande piacere che il mondo del completo ha accolto la notizia che il Consiglio Federale Fise, nella riunione del 31 gennaio ha provveduto a nominare una Commissione per lo Sviluppo del Concorso Completo.
Le professionalità che sono state scelte per mettersi al lavoro sono tutte ‘facce note’, esperti che sicuramente potranno dare un sostanziale positivo apporto.
La Commissione, coordinata da Marco Salvatori, sarà composta da Paolo Bertoni (in rappresentanza degli Istruttori), Alberto Casolari (Responsabile della Sicurezza), Katherine Ferguson Lucheschi e Massimo Petaccia (Referenti degli Ufficiali di gara).
Auguriamo un gran buon lavoro a tutti.