Verona, 9 novembre 2021 – Il padiglione delle razze italiane è uno dei più amati di Fieracavalli, da sempre: e il fatto di averlo spostato da quella che negli ultimi anni era la sua sede abituale non ha cambiato di una virgola le cose.
E anche questa volta erano davvero in tanti ad applaudire l’attesissimo Gala Italiano, lo show delle razze italiane targato A.I.A., e i suoi vincitori: Devis Righetti e le Bardigiane Safira e Olimpia.
Devis ha presentato un numero che ha la sua cifra nella raffinatezza, un tandem montato che già di per sé presenta difficoltà tecniche di notevole livello.
Con le sue Bardigiane ha saputo far sembrare tutto facile, semplice, naturale.
E ha messo al centro del suo numero il rapporto profondo con queste due cavalle, che quando decidono di fare di testa loro hanno la sicurezza di essere capite e ri-accolte con tranquillità da Devis.
In più chi scrive per voi, che ha avuto l’onore e il grande piacere di essere parte della giuria, ha apprezzato moltissimo quel tratto di understatement che ha caratterizzato la loro performance.
Niente lustrini né scintillii, tutto era tarato su un registro di sobrietà e apparente semplicità: come sono i cavalli Bardigiani, del resto.
Che forse (forse!) non stupiscono l’occhio con effetti speciali, pur avendo magari uno splendido modello la loro non esagerata altezza li fa considerare spesso troppo superficialmente.
Ma proprio come sanno fare i Bardigiani, Righetti ha saputo fare uscire tutta la qualità e le capacità di questi fantastici cavalli. Buona volontà, intelligenza, capacità di dedizione, il piacere di lavorare e l’abilità di saperlo fare.
Perché a brillare su di loro non c’erano lustrini, ma una finezza tecnica non comune.
Un tandem così ben condotto non si vede spesso. L’appoggiata di Olimpia sul lato lungo del campo con Safira a fare da perno per cambiare mano e quindi ripartire di bel trotto era una carezza per gli occhi.
Ma al di là delle tante fasi molto belle da un punto di vista puramente equestre (con tanto di sliding stop, per gli amanti del western) è stato fantastico vedere risaltare il carattere delle due Bardigiane.
Proprio come risaltano i diamanti su un cuscino di velluto scuro.
Safira serissima, granitica nella sua affidabilità, paziente e solida. Olimpia la star come l’ha ben definita Rudj Bellini, una soggetta indipendente ma che sa benissimo cosa deve fare, e come.
In realtà Olimpia sembra proprio avere il senso dello show e i tempi di una attrice protagonista, come sentisse quando è ora di piantarla con tutto quel lavoro di scuola e metterci una spruzzata di simpatia.
Forse proprio per questo ogni tanto si diverte a scompigliare le carte, a mettere qualcosa di nuovo e originale nel solito numero: tanto sa che Devis Righetti capisce e forse si diverte anche un po’, e poi con dolcezza la riprende con sé.
Applausi al centro ippico le Colline di Rivoli dunque, applausi a tutti i cavalli Bardigiani che sono stati così ben raccontati da Devis, Safira e Olimpia.
Con gli altri giudici della prova finale del Gala Italiano – Rudj Bellini, Daniele Giaccone e il presidente Mauro Donda, direttore generale di A.I.A. – il parere su di loro è stato unanime. Una soddisfazione in più per Devis Righetti, e per tutti i Bardigiani.
Ma tutti i partecipanti al Gala Italiano hanno saputo raccontare il loro mondo e i loro cavalli nel modo migliore.
Così Christine Kofler con lo stallone Haflinger More Than Words che si sono classificati al secondo posto, come anche il gruppo dei Butteri dell’Ata Maremma sul terzo gradino del podio.
E il meraviglioso traino di don Cosimo de Pascalis con il suo stallone Murgese, la delicatisssima Letizia Selmin con la saggia Caitpr Franziska e gli scatenati e bellissimi Noriker di Maso Lena e Vercesi.
Così belli, così affascinanti tutti che non possiamo davvero relegarli in poche righe.
Vi parleremo di ognuno di loro nei prossimi giorni, perché tutti si meritano il premio più importante: quello dell’attenzione di chi ama i cavalli.