Bologna, venerdì 25 aprile 2025 – La giornata romana di domenica prossima è dedicata alle Ghinee italiane, il Premio Parioli (gruppo III per i maschi di 3 anni) e il Premio Regina Elena (gruppo III per le femmine di 3 anni) sono le prime due classiche del 2025. Inserite in un convegno ricchissimo (otto corse in totale) che comprende anche il Premio Signorino, listed prestigiosa sui 1800 metri e due condizionate per cavalli di Purosangue Arabo (Anica)
Nel Premio Parioli, quarta corsa ore 16.05, grande attesa per Pompeo Dream, l’ospite tedesco. La sua presenza accredita la grande classica di una linea internazionale, fondamentale in termini di rating. Pompeo Dream sarà sfidato da 13 avversari, Brisone, forte dell’affermazione nel Daumier, tradizionale viatico per fare bene nel Parioli, si annuncia agguerrito, ma dalla stessa corsa arrivano Lost President, Monello Sabino e Grand Kodiak. Massima attenzione anche per Became Gold (dell’Alma Racing di Max Allegri) e Lao Tsu, uno dei migliori cavalli al via. Kabir, Bridge Ashi Khun, Zenorione, Conformist, Kanthan Fly e Cleone Jet completano la lista dei potenziali protagonisti.
Il Premio Regina Elena, seconda tris in programma alle 17.15, designerà la principessa dei 3 anni. La carta dei partenti ci porta obbligatoriamente dalla parti di Klaynn, che ha sempre vinto, cosa non da poco. Il suo cammino a due anni è stato un crescendo rossiniano: debutto, Repubbliche Marinare e Dormello. Una ouverture poi ribadita con un lusinghiero passaggio di età. La sfideranno in dieci, naturalmente tutte femmine con un occhio di riguardo per Mystery of Love. Da monitorare il passaggio di età imperioso di Bubuz che ha fatto del miglio il suo regno e per concludere riflettori puntati su Love Words, Ice Capades, Hekla Colt, Mystery of Love, la rientrante ma stimata Sopran Norma, Teddy Dream, e la velenosa Giorgia Forever, in gran forma ma chiamata ad allungo di distanza.
La storia delle Ghinee
Il Parioli e il Regina Elena sono le principali prove riservate ai soli cavalli di tre anni sul miglio (come il Derby che però si corre sui 2200 metri). La prerogativa che rende uniche queste corse è quella di poter essere disputate solo una volta nella vita di un cavallo, appunto al compimento dei 3 anni: se non si è al via quel giorno fatidico non ci sarà una seconda opportunità. Ed esattamente come per il Nastro Azzurro, che il nostro Paese “importò” dal Regno Unito circa 100 anni dopo la disputa della prima edizione inglese e che, in Italia, festeggerà il 2 giugno l’edizione numero 142, anche le nostre Ghinee sono state introdotte nel calendario italiano un secolo dopo la loro creazione in Inghilterra, per la precisione nel 1907, circa 35 anni dopo la disputa del nostro primo Derby.