Bologna, domenica 29 maggio 2022 – Il mondo del galoppo ha perso il migliore di tutti, Lester Piggott, un mito che nella sua infinita carriera, durata quasi 50 anni, ha vinto tutto ciò che era possibile vincere. Nove Derby di Epsom, 3 Arc De Triomphe, 5 volte le 2000 Ghinee, 8 affermazioni nel St. Leger e tantissime altre Classiche fra le quali anche 3 Derby d’Italia. Complessivamente ha conquistato 4493 vittorie, terzo nella classifica all-time fra i jockey del Regno Unito preceduto da Sir Gordon Richard e Pat Eddery.
Oltre agli avversari in pista ha sfidato, vincendo, anche la natura, Piggott era alto un metro e 73 per un peso di 53 chili; un fantino dall’altezza inconsueta soprannominato per questo “The Long Fallow”. Come per le Classiche vinte sono tantissimi i campioni avuti ai suoi ordini, cavalli come: Never Say Die, col quale vinse il primo dei nove Derby; Crepello; Nijinsky con questo erede di Nearco si aggiudicò la “Triple Crown”britannica; Alleged doppietta nell’Arc De Triomphe nel 1977 e nel 1978 e Royal Academy col quale si impose nel 1990 nella Breeders Cup Mile in America.
Willie Carson, grandissimo jockey e avversario di Piggott, ha dichiarato che Lester in sella era magico e che ha cambiato il mondo delle corse dagli esordi fino al giorno del suo ritiro. Nato da una famiglia che ha sempre vissuto di ippica, il nonno Ernie Piggott vinse tre volte il Grand National mentre il padre, Keith, lo ha vinto come allenatore. Piggott vinse la sua prima corsa a soli 12 anni e per 11volte, tra il 1960 e il 1982, ha vinto la classifica dei fantini britannici. Negli ippodromi del Regno Unito è stato osservato un minuto di raccoglimento e i fantini hanno corso con il lutto al braccio.