Bologna, domenica 2 ottobre 2022 – Appassionante edizione della classicissima del galoppo mondiale: il Prix de l’Arc de Triomphe che, come avevamo anticipato, si è svolto sotto la pioggia su un terreno colloso. Successo meritatissimo per la cinque anni Alpinista allenata da Sir Mark Prescott che da vent’anni non frequentava il tondino di Parigi-Longchamp; evidentemente la grande fiducia riposta nella sua allieva lo ha convinto che era l’occasione giusta per spostarsi da Newmarket.
Interpretazione perfetta di Luke Morris che in sella ad Alpinista si aggiudica il sesto Gruppo1 consecutivo. La grigia è sempre stata nelle prime posizioni del plotone e quando i cavalli si sono presentati in retta d’arrivo subito si è avuta l’impressione che Alpinista aveva tanto da spendere, sembrava in mano, e ha vinto nettamente con merito.
Bellissime anche le prestazioni dei due cavalli che hanno completato il podio; Vadeni, ottimamente interpretato da Cristophe Soumillon, ha corso alla grande giungendo alle spalle di Alpinista risalendo dalle ultime posizioni. Sul gradino più basso del podio un grande Torquator Tasso, vincitore dell’Arc 2021, che ha pagato il numero 18 di steccato, il cavallo tedesco, sempre nelle retrovie è stato dosato alla grande da Frankie Dettori e con un fantastico rush finale è finito vicino ai due che lo hanno preceduto. Altri “italiens”: Cristian Demuro, quarto in sella ad Hal Akeem, e Gianluca Bietolini, allenatore del quinto classificato, Grand Glory hanno tenuto in alto il Tricolore. Mai in evidenza l’irlandese Louxenbourg che con a bordo Ryan Moore non è mai entrato nel vivo della corsa.
Dalla prima edizione dell’Arc, 1920, soltanto otto cavalli di 5 anni hanno ottenuto la vittoria, il più anziano è stato il 7 anni Motrico nel 1932. Tutte le altre edizioni dell’Arc hanno visto trionfare maschi e femmine di 3 o 4 anni.