Bologna, giovedì 15 aprile 2021 – Riportiamo il testo della email inviata dall’allenatore di trotto Antonio Raspante a Stefania Mastromarino e Sveva Davanzo, dirigenti del Mipaaf.
Con la presente Vi chiedo di valutare la possibilità di far dotare gli ippodromi del macchinario (costo di circa duemila euro) per la misurazione del bicarbonato (tramite tampone immediato) all’ingresso in pista dei cavalli o di autorizzare i prelievi tco2 post gara perché dopo un’ora il picco risale.
In questo modo si può bloccare la vergognosa pratica della sonda (adesso come da me visto in svariati casi viene effettuata durante lo svolgimento della corsa precedente) che oltretutto non viene fatta da un veterinario, ma con mezzi di fortuna in velocità e con poca luce per cui bisognerebbe vietare la chiusura della parte superiore dei box.
Tale pratica, spesso provoca anche rottura dei capillari con conseguenti emorragie. Come avviene in America davanti lo stallo del cavallo dovrebbero esser presente i soli finimenti e l’occorrente per il lavaggio (secchio, spugna e stecca).
Chiedo di considerare anche la possibilità di posticipare a un’ora, e non tre prima dell’inizio del convegno, l’ingresso dei cavalli nei recinti dei gran premi. E dotare di videocamere i box dei partecipanti. Il benessere animale e la trasparenza devono essere i punti cardine del nostro settore. – Antonio Raspante